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Coopservice in campo per l’ospedale Covid di Napoli

24 marzo 2020 | 16:46
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Coopservice in campo per l’ospedale Covid di Napoli
Coopservice in campo per l’ospedale Covid di Napoli
Coopservice in campo per l’ospedale Covid di Napoli

I tecnici di Coopservice hanno prima effettuato il trasloco dei reparti del Loreto all’Ospedale del Mare, poi avviato l’allestimento del nosocomio

REGGIO EMILIA – Il personale di Coopservice in prima linea nel contrasto alla diffusione del Coronavirus e per la cura alle persone contagiate. Gli addetti in forza nell’appalto per la Asl 1 di Napoli hanno raccolto l’appello delle istituzioni e consentito, lavorando senza sosta oltre i normali orari previsti, l’apertura in tempi rapidissimi dell’ospedale Covid di Napoli, collocato nei quattro piani del Loreto Mare. I tecnici di Coopservice hanno prima effettuato il trasloco dei reparti del Loreto all’Ospedale del Mare, poi avviato l’allestimento dell’ospedale COVID 19.

Per raggiungere l’obiettivo è stata attivata una squadra di 25 operatori che hanno lavorato, e stanno lavorando, a tempo pieno. È stato possibile contenere i tempi delle operazioni anche grazie all’utilizzo di una strumentazione innovativa, PAL-BAC che consente di ridurre al minimo i carichi sulle persone e di spostare armadi e contenitori di varie dimensioni senza necessità di svuotarli. Questo ha permesso di ridurre i tempi di allestimento di 15 giorni. Il personale ha sempre operato in condizioni di piena sicurezza e con le dotazioni di DPI previste dalla normativa.

“In situazioni complicate tutti sono chiamati a fare la propria parte, anche andando oltre il dovuto per raggiungere un obiettivo comune. Non ci è difficile farlo perchè è nella nostra natura cooperativa, ma voglio ringraziare ancora una volta tutte le persone che si sono impegnate per far aprire l’ospedale Covid in tempo record – dichiara Michele Magagna, direttore generale di Coopservice – Siamo attivi in tutta la Campania e sull’intero territorio nazionale con i nostri servizi di cleaning, logistica e servizi tecnologici, per garantire il buon funzionamento delle strutture sanitarie e delle aziende impegnate in azioni di contenimento del virus. Non dimentichiamo poi che questa emergenza, che ha risvolti economici preoccupanti per il Paese, ci spinge a mettere in campo tutte le nostre energie per tutelare la sicurezza dei nostri lavoratori e delle loro famiglie, non solo in termini di salute ma anche di garanzia del reddito”.