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Trovato con la droga fugge e rischia di travolgere militare: arrestato

22 febbraio 2020 | 10:02
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Trovato con la droga fugge e rischia di travolgere militare: arrestato

In manette un 25enne residente a San Martino in Rio: a casa nascondeva 25 ovuli di hascisc, l’armamentario per lo spaccio e 3.000 euro

SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Trovato con la droga, fugge con l’auto e rischia di travolgere i carabinieri, arrestato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale un 25enne di Napoli residente a  Gattatico. Miracolosamente illeso il militare, mentre il giovane pusher, preso dopo la doppia fuga, è finito in manette. A casa nascondeva 25 ovuli di hascisc, l’armamentario per lo spaccio e 3.000 euro provento dell’illecita attività.

Le informazioni acquisite dai carabinieri di Gattatico che indicavano nel 25enne un possibile spacciatore di droga si sono rivelate quindi fondate. Acquisite le informazioni i militari hanno fatto visita al giovane che ieri mattina, a San Martino in Rio, è stato fermato a bordo dell’auto mentre andava a lavorare. Nel pacchetto di sigarette nascondeva quasi due grammi di hascisc e quindi i militari gli hanno detto che volevano perquisire la sua abitazione.

A quel punto il giovane, improvvisamente, si è messo alla guida dell’auto ed è fuggito rischiando di travolgere un militare. I carabinieri hanno deciso di andare a casa sua e lo hanno sorpreso mentre cercava di entrare. Quando ha visto i militari è fuggito a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato. “Sono scappato, perché avevo paura che mi trovaste la droga che avevo in casa”. Questa la giustificazione del giovane che ha rischiato di travolgere un militare con la sua condotta.

In effetti gli esiti della perquisizione hanno confermato i timori del 25enne: nell’abitazione i carabinieri hanno trovato 23 ovuli già confezionati di hascisc insieme ad altri frammenti per un peso complessivo di oltre 20 grammi di stupefacente, una sessantina di bustine per il confezionamento, un bilancino di precisione, circa 3.000 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio e due smartphone contenenti, da un primo esame, messaggistica riconducibile allo spaccio.

All’operazione ha partecipato anche il nucleo cinofili della polizia provinciale che con il cane Samir ha dato un valido contributo al ritrovamento dello stupefacente.