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Rimborso biglietto aereo per ritardo: quando e come ottenerlo

29 febbraio 2020 | 11:13
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Rimborso biglietto aereo per ritardo: quando e come ottenerlo

Come affrontare i casi di importanti ritardi aerei, a seconda delle situazioni che ne sono alla base. Guida per gestire la situazione e ottenere un rimborso

REGGIO EMILIA – Nei periodi in cui la mobilità internazionale è messa in difficoltà da emergenze gravi, come nei casi di allerta sanitaria che varia di ora in ora, o nei periodi in cui in alcuni paesi si manifestano momenti di instabilità politica, tra le società più colpite ci sono le compagnie aeree.

Il comparto merceologico di viaggi e mobilità internazionale è tra i primi a risentire gli effetti delle emergenze mondiali, e lo abbiamo visto durante l’allarme incendi in Australia, lo vediamo adesso con gli aggiornamenti relativi a Covid-19 ma lo abbiamo appreso, seppur con portata inferiore, durante le crisi politiche ai confini europei degli ultimi 10 anni.

La prima conseguenza delle incertezze negli scali aeroportuali sono i prolungati ritardi quando non addirittura cancellazioni. Vediamo come il passeggero deve comportarsi volta per volta.

Rimborso aereo per ritardo in circostanze operative (non eccezionali)
Partiamo con la casistica in realtà più comune: un aereo decolla o fa imbarcare in ritardo per problemi inerenti la compagnia.Il ritardo può essere causato da uno sciopero del personale, per un’istanza sindacale, per carenza di personale impegnato nel riassetto dell’aeromobile tra un volo e un altro.

Alla base del processo per ottenere un rimborso biglietto aereo per ritardo AirHelp, sussidio online che tutti i viaggiatori dovrebbero conoscere, ci ricorda che la prima cosa da fare è informarsi e pretendere le giuste spiegazioni.

Bisogna quindi rivolgersi al personale di terra e chiedere a che cosa è dovuto il ritardo. Se è superiore alle tre ore, si ha praticamente quasi sempre diritto ad un rimborso, a meno che l’attesa non sia causata dalle così dette circostanze eccezionali. Queste ultime sono allerta meteo, emergenza sanitaria, rischio terrorismo.

Se dunque accertiamo che la compagnia è responsabile del disguido, per altro non comunicato con almeno 14 giorni di anticipo, possiamo chiedere non solo un rimborso ma anche un risarcimento proporzionale alla tratta da percorrere.

In pratica, se la compagnia ci fa subire un ritardo pari o superiore alle tre ore per una tratta europea pari o inferiore a 1500 km, avremo anche diritto ad un risarcimento di 200 euro. Invece, se il volo copre una distanza tra i 1500 e i 3500 km possiamo chiedere un indennizzo di 400 euro e, ancora, se la tratta è intercontinentale e superiore a 1500 km, possiamo avere un risarcimento fino a 600 euro.

Attenzione, perché un ritardo superiore alle 4 ore è, per regolamento internazionale (CE n. 261/2004), equiparato alla cancellazione del volo e questo incide sull’ammontare del risarcimento del quale si è potenzialmente titolari.

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Rimborso aereo per ritardo in circostanze eccezionali
Come ben sanno i passeggeri aerei che viaggiano o vorrebbero viaggiare in questo periodo complesso da un punto di vista geopolitico, ci sono delle circostanze in cui i voli sono bloccati o cancellati a causa di allerta sanitaria, politica o addirittura per casi di terrorismo.

In tal caso il blocco di un vettore è legato alla sicurezza dei passeggeri stessi e le Compagnie non sono da ritenersi responsabili. In questi casi si può avere diritto a un rimborso, a volte totale, altre parziale, ma mai ad un risarcimento perché il ritardo è servito a non causare danni ben superiori ad un’attesa in aeroporto.

Le regole base per la gestione di un ritardo aereo dal punto di vista del passeggero sono dunque: informarsi sulle cause, conoscere i propri diritti caso per caso, chiedere alla compagnia di rispettare questi diritti e, in caso di inadempienza della compagnia aerea, avvio di azione legale.