Piero Pelù torna con l’album “Pugili fragili”

20 febbraio 2020 | 19:37
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Piero Pelù torna con l’album “Pugili fragili”

Il disco in cui il rocker festeggia i 40 anni di attività, in uscita il 21 febbraio, contiene il brano “Nata libera” che parla della violenza sulle donne

REGGIO EMILIA – “Mi auguro che comincino a nascere associazioni di uomini traditi per poter affrontare in maniera matura e civile questo problema, subito, immediatamente. Acciuffare questi maschi fuori controllo credo sia fondamentale, sia dal punto di vista sociale che politico, prima che succedano altri disastri. Ho cercato di immedesimarmi nella testa di un uomo cantando un blues molto dark: non avevo mai scritto un tema come questo, ma ora ho tre figlie femmine”.

È la puntualizzazione fatta da Piero Pelù durante la presentazione dell’album di inediti “Pugili fragili”, in uscita il 21 febbraio, che contiene il brano “Nata libera” che analizza un aspetto della violenza sulle donne.

Piero Pelù festeggia 40 anni di musica con questo nuovo album e con una serie di concerti. “È il compromesso fra le due forze con cui convivevo ma che sono confluite nella stessa direzione – ha ammesso – Ci sono dentro tutte le anime dei miei 40 anni di rock’n’roll e penso di essere riuscito a toccare tutti i generi di questi anni”.

“Pugili fragili” è la canzone che dà il titolo all’album. “Ci sono vari step per arrivare a questa consapevolezza – ha precisato – Essermi sposato dopo tanti anni mi ha fatto capire anche l’importanza di non mollare mai all’interno di un rapporto dove bisogna essere un lottatore. Questa ballad l’ho scritta in occasione del mio matrimonio ed è una confessione per confrontarsi e conoscersi, sostenersi e crescere insieme”.

“Pugili fragili” è un album di grande atmosfera rock. “Vivo una vita un po’ estrema da sempre e non faccio scelte facili come l’Ariston – ha ribadito – Bisogna essere sempre pronti ad attaccare e vado avanti perché ho qualcos’altro da dire, un po’ per scelta e un po’ per necessità: è un rodeo continuo, un ring continuo, con l’avversario che cambia in continuazione. Il rock non è morto, come ha dimostrato Sanremo che ha premiato con il 5° posto la mia canzone “Gigante in gara” e la scelta rock di “Cuore matto” per la serata delle cover”.

Partecipare al festival di Sanremo è stato voluto. “Volevo festeggiare davanti a una platea così grande i miei 40 anni con la musica: sono arrivato a un’età dove o ti diverti o vai a fare l’orto, nel senso buono del termine – ha puntualizzato – Non devo insegnare niente a nessuno e devo sempre imparare qualcosa. Io faccio parte di un mondo più artigianale della musica, sono più un cesellatore e tutti i dischi che ho realizzato sono diversi fra loro: sono un vampiro, anzi un VamPiero”.

Piero Pelù tornerà ad esibirsi dal vivo. “Non è un tour di celebrazione ma di festeggiamenti di ciò che mi sono circondato in tutti questi anni: c’è un tour molto ciccioso che mi aspetta – ha confidato – Sto cominciando a studiare il sound del ‘live’ che durerà non più di tre ore anche se ho un repertorio devastante: delle nuove canzoni ci saranno “Picnic all’inferno”, “Gigante” e “Cuore matto” ma anche “Nata libera” e adatterò il resto del repertorio al nuovo sound”.

Pelù tornerà ad esibirsi live da luglio nelle principali piazze italiane con “Pugili fragili live 2020”: il 3 a Isola di Castello a Legnano (Milano), il 10 in Piazza Castello a Marostica in occasione del Marostica Summer Festival, il 16 in Piazza Castello a Fossano (Cuneo), il 19 alla Banchina S. Domenico di Molfetta (Bari) in occasione dell’Oversound Festival, il 1 agosto al Teatro della Laguna di Orbetello (Grosseto), il 19 in Piazza delle Regioni a Presicce (Lecce) in occasione del Festival I Colori Dell’Olio, il 3 settembre al Teatro Romano di Verona per il Verona Folk Festival e porterà avanti anche il suo “Clean Beach Tour” organizzato con Legambiente per sottrarre attivamente e concretamene plastiche e microplastiche all’ambiente.

“Ora più che mai ho cercato di coniugare la musica con l’ambiente – ha accennato – Devo ringraziare i miei genitori che hanno insegnato a me a mio fratello Andrea di portare via tutto quello che trovavamo davanti a noi, in modo da lasciare i luoghi meglio di come li avevamo trovati: è un gesto rivoluzionario. Sulla spiaggia di Sanremo abbiamo trovato tanto polistirolo nella sabbia e “Picnic all’inferno” mi ha dato l’impulso ad andare avanti verso l’ambiente”.

Pelù sarà impegnato in un instore tour per incontrare i fan e presentare il disco nelle principali città italiane: il 23 febbraio a Il Libraccio Libreria di Firenze (ore 17.00), il 24 al Semm Music Store & More di Bologna (ore 18.00), il 25 alla Discoteca Laziale di Roma (ore 18.00), il 26 a La Feltrinelli di Napoli (ore 18.30), il 27 allo Sky Stone & Songs di Lucca (ore 18.30), il 28 a La Feltrinelli di Bari in Via Melo (ore 18.30), il 29 a La Feltrinelli di Torino (ore 17.30), l’1 marzo all’Ostello Bello Grande di Milano (ore 16.30).

“Nell’album ho affrontato il tema delle infanzie negate dai carceri minorili, la paura del diverso, l’ambiente, la violenza sulle donne – ha concluso – C’è tutta la mia incoscienza e la mia progettualità, perché sono istintivo ma razionalizzo tanto per quello che faccio”.