E la Germania mette in quarantena un intero paese

27 febbraio 2020 | 23:31
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E la Germania mette in quarantena un intero paese

In Cina si registrano 78.190 casi totali, inclusi 2.178 morti. Fuori dalla Cina, si è a 2.790 casi e 44 decessi in 37 Paesi, secondo l’ultimo conteggio dell’Oms

ROMA (Italia) – In Germania aumentano i casi e un comune, quello di Gangelt nel distretto di Colonia, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, è stato messo in quarantena; chiuse scuole e negozi . Il paese ha circa 11mila abitanti; la misura è scattata quando una coppia provenienti dall’area rurale circostante è risultata positiva al test.

Intanto aumentano i casi nel mondo: i contagi registrati ieri all’estero, ha annunciato l’Oms, hanno superato per la prima volta quelli in Cina (427 contro 411).Pechino, che ora teme un contagio-boomerang, ha deciso d’imporre un’auto-quarantena di 14 giorni per tutti coloro che arrivano da Paesi colpiti dall’infezione, inclusa l’Italia. 
Secondo gli ultimi dati, la Cina è a quota 78.190 casi totali, inclusi 2.178 morti. 

Ma se l’epidemia ha raggiunto il picco in Cina tra il 23 gennaio e il 2 febbraio, per poi decelerare, la sua diffusione si sta ora allargando in altre parti del mondo. Fuori dalla Cina, si è a 2.790 casi e 44 decessi in 37 Paesi, sempre secondo l’ultimo conteggio dell’Oms.

L’Autorità per l’immigrazione di Israele ha rifiutato, in base a nuove disposizioni assunte oggi, l’ingresso nel paese a passeggeri dall’Italia. Lo riferisce il sito Ynet secondo cui 25 erano su un volo da Bergamo (19 cittadini italiani); tutti stanno rientrando in Italia con lo stesso volo. Gli ispettori hanno poi rifiutato l’ingresso a 23 passeggeri atterrati a Tel Aviv su un volo da Venezia e altri 9 su un volo da Milano, oltre ad un volo da Roma.

In Giappone il governo ha ordinato la chiusura di tutte le scuole elementari e medie superiori partire da lunedì 2 marzo per almeno due settimane, per anticipare una diffusione a livelli allarmanti del coronavirus. Il provvedimento non riguarda gli asili nido.

In Francia il presidente Emmanuel Macron ha visitato la Pitié-Salpetrière, uno dei principali ospedali di Parigi, dove ieri è morto il primo francese. In Francia “arriva un’epidemia”, ha detto Macron durante la visita, per poi aggiungere che sarà importante “un’informazione trasparente dinanzi a un’epidemia che arriva”. I medici del grande ospedale hanno detto di temere uno “scenario all’italiana”.

Le autorità della Danimarca hanno annunciato oggi il primo caso accertato di coronavirus: si tratta di un uomo che era rientrato dall’Italia dopo aver trascorso una vacanza in una località sciistica in Lombardia. 

Primo caso di coronavirus anche in Romania.  Secondo l’agenzia Mediafax, il “paziente zero” ha 20 anni e lavora in un ristorante di proprietà di un italiano. Anche in Estonia è stato accertato il primo caso di coronavirus; la persona risultata positiva ai test sarebbe rientrata nel Paese ieri notte dall’Iran. 

Altre due persone sono risultate positive al test da coronavirus nel Regno Unito, portando il totale dei contagiati nel Paese a 15. Entrambi i pazienti sono ricoverati in Inghilterra, a Liverpool e a Londra, ed entrambi devono il contagio a fonti italiane, secondo il ministero della Sanità britannico.

E’ salito a quattro intanto il numero di casi di coronavirus confermati in Svizzera, con due nuovi casi confermati nel Cantone dei Grigioni. Le due persone non presentano sintomi e sono in buone condizioni.

La Spagna ha registrato negli ultimi giorni 15 casi positivi, che si aggiungono ai primi 2 già dimessi giorni fa. Quattro a Madrid, tre a Barcellona, quattro a Tenerife, uno a Siviglia, uno a Castellón e due a Valencia. Alcuni di loro legati a viaggi in Italia, e cinque sono di nazionalità italiana. Il ministero della Salute spagnolo ha deciso di ampliare le zone a rischio coronavirus verso le quali raccomanda di non effettuare viaggi non necessari anche le quattro regioni del Nord Italia Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna.

La Russia ha messo in guardia i propri cittadini contro i viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran per cercare di contenere la diffusione del coronavirus nel Paese; finora  si registrano solo due casi di contagio e nessuna vittima. 

La Grecia ha riferito del suo primo caso di coronavirus: si tratta di una donna che ha viaggiato di recente nel Nord Italia. Un primo caso di positività si è registrato nella Macedonia del Nord: una donna macedone intorno ai cinquant’anni tornata dall’Italia. La Georgia ha annunciato il primo contagio da coronavirus nel Paese.

In Finlandia è stato annunciato un secondo caso di coronavirus: “È una donna in età lavorativa che ha viaggiato nel nord Italia”. E’ ricoverata in un ospedale ad Helsinki; a fine di gennaio, il suo primo caso finlandese era stata una turista cinese di Wuhan in viaggio in Lapponia.

A Bruxelles, il questore dell’Europarlamento ha rivolto la raccomandazione di osservare una quarantena di 14 giorni agli eurodeputati che negli ultimi 14 giorni abbiano visitato le quattro Regioni italiane considerate a rischio. Una misura raccomandata anche agli staff dei parlamentari.

Il Brasile ha confermato il primo caso di coronavirus nel Paese: un uomo di 61 anni rientrato a San Paolo da un viaggio di lavoro in Italia tra il 9 e il 21 febbraio.

Gli Stati Uniti hanno aumentato il grado d’allerta verso il nostro Paese: siamo al livello 2 in una scala di quattro. Almeno cinque università americane hanno cancellato i programmi di studio in Italia (Elon University, Fairfield University, Florida International University, New York University e Syracuse University), quasi tutte con programmi a Firenze.

La Corea del Sud ha riportato altri 171 casi del nuovo coronavirus; il totale nazionale dei contagi è salito a quota 1.766.

In Iran i numeri ufficiali parlano di 141 infezioni e 22 morti (fonte agenzia di stampa statale Irna).

In India, il ministero della Salute ha annunciato la possibilità di mettere in quarantena di 14 giorni i passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia dal 10 febbraio scorso. Il ministero ha inoltre sconsigliato i cittadini di effettuare viaggi in Italia, Corea del Sud e Iran.

Il Pakistan ha i suoi primi due casi.

Il primo caso in Algeria è quello di un cittadino italiano: è un dipendente dell’Eni. 

Il Kuwait ha sospeso tutti i voli da e per l’Italia, la Corea del Sud e la Thailandia.  Le Seychelles hanno chiuso le frontiere agli italiani ma anche a chi proviene da Cina, Corea del Sud e Iran.