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Coronavirus, in Cina oltre 11.000 i contagi: 259 i morti

1 febbraio 2020 | 17:47
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Coronavirus, in Cina oltre 11.000 i contagi: 259 i morti

Condizioni della coppia ricoverata a Roma restano discrete. Il Consiglio dei ministri dichiara lo stato d’emergenza e nomina Borrelli commissario. Vietnam sospende i voli, Australia limita gli arrivi

REGGIO EMILIA – E’ di 259 morti e oltre 11mila contagiati l’ultimo bilancio ufficiale che giunge da Pechino sull’epidemia di coronavirus. Il precedente bilancio ufficiale, risalente a circa 24 ore fa, contava 213 morti e duemila contagiati. 45 nuovi decessi, il che portava il totale a 258. Tutti i decessi delle ultime 24 ore tranne uno – ha precisato la Commissione sanitaria nazionale cinese – sono avvenuti nella provincia di Hubei, epicentro del focolaio ormai diffuso in tutto il mondo.

I contagi diagnosticati nelle 24 ore sono stati 2.102, e hanno portato il totale nazionale a 11.791. E questo nonostante le restrizioni senza precedenti imposte la scorsa settimana a milioni di persone in Hubei e le misure preventive severissime adottate in altre parti del Paese. Con i suoi 46 nuovi decessi e i suoi 2.102 nuovi casi confermati, venerdì è stata la giornata con il bollettino più grave dell’epidemia di coronavirus di Wuhan.

Huanggang, città dell’Hubei poco distante da Wuhan, potrebbe avere un significativo aumento di casi di coronavirus tra domani e dopodomani come conseguenza del rientro di 600-700mila persone da Wuhan prima dell’avvio dell’ isolamento. Lo ha detto in conferenza stampa il sindaco Qiu Lixin nel resoconto del Global Times, assicurando che non ci sono problemi sulle forniture dei beni di prima necessità come carne, uova e latte. Ogni famiglia avrà un suo componente autorizzato a uscire una volta ogni due giorni per fare la spesa.

Intanto restano discrete le condizioni di salute della coppia di cinesi positiva al coronavirus e attualmente ricoverata all’ospedale Spallanzani di Roma. Lo comunica il nuovo bollettino medico, sottolineando che la donna, 65 anni, ha accusato “nausea e vomito”, mentre l’uomo, 66 anni, presenta “un quadro di polmonite interstizio alveolare bilaterale” e “febbre associata a tosse e astenia”.

Confermata anche la negatività al test da parte dell’operaio romeno che lavora nell’hotel di Roma dove alloggiavano i due cinesi. Al momento all’Ospedale Spallanzani di Roma sono ricoverati “13 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso”.

“Altri 13 pazienti sono stati isolati e dimessi dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus”. Lo si legge nel nuovo bollettino medico emesso questa mattina dall’ospedale. Restano, invece, sotto osservazione le 20 persone “che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus”. “Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni”, conclude il bollettino.

Il Vietnam ha sospeso tutti i voli da e per la Cina come parte delle misure adottate contro il dilagare dell’epidemia di coronavirus. La direttiva si applica a tutte le compagnie aeree “che hanno rotte tra il Vietnam e la Cina”, ha comunicato l’Autorità per l’aviazione civile in una nota.

La Gran Bretagna ha deciso di richiamare parte del personale in forza alla sua ambasciata e ai suoi consolati in Cina, si legge in una nota del governo di Londra. Lunedì, in una riunione informale tra i Paesi Ue presso la rappresentanza dell’Unione europea di Pechino, era stato confermata la linea della libera scelta sulle linee da adottare in capo ai singoli Stati, a cominciare dalla partenza dei familiari del personale delle ambasciate.

Nel primo giorno dopo il blocco dei voli diretti tra l’Italia e la Cina, all’aeroporto di Fiumicino non si registrano, al momento, criticità per i passeggeri cinesi, che però si stanno organizzando per tornare comunque a casa. Al Terminal 3, gruppi di viaggiatori cinesi, diversi con la mascherina indossata, effettuano check-in per poter partire, da qui a stasera, attraverso scali intermedi e destinazioni di transito, come Dubai, Londra, Ryadh, Cairo, Tokyo, Istanbul, per poi proseguire alla volta di Pechino, Shangai, Hong Kong, Guangzhou.

L’ambasciatore cinese a Bruxelles stamani ha incontrato rappresentanti della Commissione europea che fanno capo alla dg Protezione civile e aiuti umanitari, per chiedere, in modo formale, sostegno di fronte all’emergenza del coronavirus. Si apprende da fonti Ue all’Ansa. Mercoledì in una telefonata col premier cinese Li Keqiang, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva offerto il supporto dell’Unione a Pechino.