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Cairo, arrestato studente dell’università di Bologna

8 febbraio 2020 | 15:33
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Cairo, arrestato studente dell’università di Bologna

Patrick George Zaky, attivista e ricercatore egiziano di 27 anni, è stato fermato appena arrivato all’aeroporto giovedì scorso

REGGIO EMILIA – E’ stato arrestato all’aeroporto del Cairo giovedi’ scorso Patrick George Zaky, attivista e ricercatore egiziano di 27 anni. Il giovane era partito da Bologna, dove da alcuni mesi stava frequentando un master in Studi di genere presso l’Universita’ ‘Alma Mater Studiorum’, e ora intendeva trascorrere un breve periodo di vacanza nella sua citta’ natale, Mansoura.

Come ha riferito all’agenzia Dire Amnesty International, una volta atterrato, e’ stato preso in custodia dalla polizia egiziana. La notizia e’ stata confermata sui social network anche dall’associazione locale Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), con cui Patrick George Zaky collaborava.

Di lui i familiari hanno detto di aver perso ogni notizia da giovedi’ notte fino a stamani, quando e’ stato riaccompagnto a casa. Dopo l’arresto, infatti al ragazzo non sarebbe stata data la possibilita’ di contattare ne’ i famigliari ne’ un avvocato.
Amnesty, in base alle informazioni ricevute da fonti sia nel capoluogo emiliano che al Cairo, riferisce che Zaky e’ stato arrestato per un ordine di cattura spiccato nel 2019, di cui lui pero’ non era a conoscenza. Ignoti anche i capi d’accusa contestati. Lo studente, stando alle stesse fonti, durante l’interrogatorio potrebbe aver subito torture, tra cui l’electroshock.

L’Agenzia Dire aveva contattato in passato Patrick Zaky in merito all’ondata di arresti che negli ultimi anni si stanno registrando nel Paese, e che colpiscono attivisti per i diritti umani, oppositori politici, giornalisti e perfino gli avvocati che si occupano di seguire questo genere di casi.

Nel 2018 l’attivista aveva detto: “L’Egitto non e’ affatto un Paese stabile, ne’ dal punto di vista socio-economico ne’ delle liberta’ fondamentali. La gente non trova lavoro, il costo della vita continua ad aumentare e il governo fa di tutto per limitare gli spazi del dissenso”. L’associazione con cui il giovane collabora “si batte per i nostri attivisti, ma anche per Giulio Regeni”.

“Condanniamo l’arresto di un attivista per i diritti umani, che ora rischia un periodo di lunga detenzione e torture” ha dichiarato alla Dire Riccardo Noury, portavoce di Amnesty (fonte Dire).