Tasse, lavoro e sicurezza: Bonaccini tenta elettori di centrodestra

9 gennaio 2020 | 18:29
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Tasse, lavoro e sicurezza: Bonaccini tenta elettori di centrodestra

Il governatore uscente e ricandidato propone “risparmi per oltre 240 milioni di euro nel prossimo triennio per gli emiliano-romagnoli”

REGGIO EMILIA – Il candidato del centrosinistra, Stefano Bonaccini, e’ avanti ma sono ancora tanti gli incerti, gli elettori che decideranno solo all’ultimo chi votare come presidente della Regione Emilia-Romagna. Nel sondaggio Dire-Tecne’ reso pubblico oggi una domanda individuava tre temi – Tasse, Lavoro e Sicurezza per Bonaccini, Lavoro, Tasse e Sviluppo economico per Borgonzoni – sui quali gli elettori si dicono pronti a cambiare idea sul candidato da votare se l’altro avanzasse misure piu’ convincenti.

Interpellati dall’agenzia Dire, il candidato del centrosinistra, Stefano Bonaccini, primo a rispondere, per quanto riguarda il tema sensibile delle tasse propone: “Risparmi per oltre 240 milioni di euro nel prossimo triennio per gli emiliano-romagnoli. In cinque anni di legislatura, dal 2015, non c’e’ stato alcun aumento delle tasse regionali, non un euro in piu’. Grazie a conti in ordine, che ci hanno permesso da quest’anno di fare un passo avanti, alleggerendo il carico fiscale di cittadini, famiglie e imprese: 240 milioni di euro di risparmi per gli emiliano-romagnoli da qui al 2021. 80 milioni l’anno nel triennio, attraverso: l’abolizione dei superticket sanitari (33 milioni); il dimezzamento dell’Irap per aziende, artigiani e commercianti delle aree montane (12 milioni); l’abbattimento o azzeramento delle rette dei nidi (18,2 milioni); il bonus affitto per le famiglie in difficolta’ (12 milioni) e i bus gratis per gli abbonati al servizio ferroviario regionale (6,2 milioni). Misure strutturali gia’ a bilancio, che consolideremo e amplieremo: con il piu’ grande investimento educativo che ci sia mai stato, vogliamo rendere i nidi gratuiti e per tutti, nel contempo azzerando le liste d’attesa; inoltre, vogliamo raddoppiare la portata del beneficio a favore dei pendolari, estendendo il bus gratuito a oltre 100 mila persone rispetto alle 60mila di oggi. Misure concrete a sostegno del ceto medio e medio basso”.