Regionali, i sindacati incalzano i candidati sul carcere

23 gennaio 2020 | 15:52
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Regionali, i sindacati incalzano i candidati sul carcere

Ieri un incontro alla Camera del lavoro: spunta l’idea di un tavolo permanente

REGGIO EMILIA – Cgil, Cisl e Uil di Reggio Emilia portano la situazione del carcere cittadino all’attenzione dei candidati locali alle regionali di domenica. Nell’incontro organizzato ieri nella Camera del lavoro, i rappresentanti sindacali della Polizia penitenziaria hanno lanciato un appello, raccolto da Andrea Costa e Roberta Mori (Pd) e Mara Bertoldi (Coraggiosa), da cui e’ arrivato l’impegno ad aprire un confronto permanente sul tema, anche oltre il periodo elettorale.

Diverse le problematiche esposte dagli agenti, che riguardano gli aspetti strutturali della casa circondariale (assenza di riscaldamento nei locali e muffe) la carenza degli organici (mancano circa 50 agenti e sono presenti tre educatori su otto previsti) e la riduzione delle figure sanitarie e para-sanitarie, in particolare nelle sezioni dove sono presenti detenuti psichiatrici. Non ultimo il problema del sovraffolamento della popolazione detenuta, ad oggi 430 persone, con ben 12 tipologie giuridiche di reclusi.

Gli operatori carcerari, inoltre, evidenziano criticita’ nelle misure a tutela della propria incolumita’ e carenze nei progetti di reinserimento attivo dei detenuti. Il confronto e’ sfociato nell’ipotesi dell’apertura di un tavolo di lavoro che Cgil, Cisl e Uil auspicano “si concretizzi a brevissima scadenza, con la volonta’ da parte sindacale di coinvolgere anche i parlamentari reggiani per quanto attiene le problematiche del carcere che vanno oltre le competenze territoriali”.