Novellara, 8mila tonnellate di “rifiuti pericolosi” in un campo

14 gennaio 2020 | 12:11
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Novellara, 8mila tonnellate di “rifiuti pericolosi” in un campo

Smaltito, in località “Campo Bilanti”, materiale non idoneo: denunciate sei persone. Il sindacato ha emanato un’ordinanza di rimozione a carico di una ditta veronese e del proprietario del terreno

NOVELLARA (Reggio Emilia) – I militari del Nipaaf (Nucleo investigativo polizia ambientale, agroalimentare e forestale) del gruppo carabinieri Forestale di Reggio Emilia, hanno scoperto che in località “Campo Bilanti” a Novellara, in un cantiere di sistemazione e consolidamento carraia e nel piazzale di una struttura agricola, sono stati depositati ingenti quantitativi di rifiuti provenienti dal Veneto. I rifiuti, in tutto 8mila tonnellate, secondo i militari “sono stati spacciati come conglomerato cementizio non strutturale”.

Considerato che questo inerte artificiale chiamato “Concrete Green” deriva dalla lavorazione e trattamento di rifiuti e che, per essere utilizzato deve rispettare precisi requisiti di legge, il Comune di Novellara aveva chiesto di verificare la qualità del materiale e quindi i militari, con l’ausilio di una ditta specializzata, messa a disposizione dal Comune, hanno eseguito i campionamenti, che sono stati analizzati da Arpae.

Le analisi hanno evidenziato, secondo quanto riportato dai carabinieri, che alcuni composti “hanno oltrepassato in modo considerevole e preoccupante il limite massimo ed in alcuni casi tale superamento è risultato allarmante per l’uomo, la fauna e l’ambiente circostante”. In particolare il rame avrebbe superato il limite del 3.800% , il piombo di oltre l’800%, il cromo totale di oltre il 400% e soprattutto il cromo esavalente si attesterebbe a circa il 370% oltre il limite.

Il materiale “Concrete Green” è stato depositato su un terreno agricolo, con vincolo paesaggistico-ambientale, quindi su suolo libero e non impermeabilizzato. I risultati analitici dei rapporti di prova hanno dimostrato che il materiale “Concrete Green” non poteva essere commercializzato ed impiegato per la sistemazione e consolidamento della carraia e piazzale nei terreni agricoli con vincolo paesaggistico-ambientale come quelli siti in località “Campo Bilanti” a Novellara e, secondo i carabinieri, “è da considerarsi ancora un rifiuto la cui destinazione corretta è quella della discarica per rifiuti pericolosi”.

Nel  sito, inoltre, il progetto approvato indicava il deposito di circa 350 metri cubi mentre le attività di polizia giudiziaria hanno appurato che, complessivamente, sono stati trasportati, scaricati e ammassati sul posto circa 4.260 mc di “Concrete Green”. Scrivono i militari: “La differenza di materiale, fra quella reale e quella necessaria per la realizzazione del progetto, è smisurata, tanto da presupporre la volontà da parte di una ditta veronese, con la complicità della società novellarese, proprietaria dei terreni, di disfarsi di un notevole quantitativo di prodotto ottenuto da una miscela di rifiuti artificiali attraverso un consistente numero di trasporti e sistemazione sul posto con mezzi meccanici da cantiere”.

Secondo quanto appurato dai carabinieri i rifiuti ritirati dalla ditta veronese “presentavano problemi fin dall’origine con valori di metalli pesanti (piombo, cromo, rame ecc.) elevati e preoccupanti”. Scrivono ancora i militari: “Mediante un raggiro documentale sono stati riciclati rifiuti pericolosi come non pericolosi per poi smaltirli con furbizia nel cantiere di Novellara come materia prima seconda, con l’aggiunta di cemento, con il nome di “Concrete Green”, realizzando una discarica di rifiuti pericolosi di ben 8.000 tonnellate”.

Il Nipaaf ha chiesto al Comune di Novellara l’emissione di un’ordinanza per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi, presenti nell’area. Ieri il sindaco di Novellara l’ha emessa intimando alla ditta veronese, esecutrice dello smaltimento e, in solido, alla ditta novellarese proprietaria dei terreni, il ripristino dello stato dei luoghi entro novanta giorni.

In seguito alle indagini, condotte dal sostituto procuratore Iacopo Berardi, sono state denunciate sei persone per realizzazione discarica di rifiuti pericolosi, sistemazione e consolidamento di una carraia in difformità all’autorizzazione paesaggistica e realizzazione di un piazzale attorno ad una struttura agricola in assenza di autorizzazione paesaggistica.