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In Libia la tregua regge: Sarraj in Turchia vede Erdogan

12 gennaio 2020 | 19:07
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In Libia la tregua regge: Sarraj in Turchia vede Erdogan

Deboli violazioni denunciate da entrambe le parti. Di Maio: “Avanti il dialogo a tre con Mosca e Ankara. L’Italia ha fatto la sua parte”

REGGIO EMILIA – E’ fragile la tregua in Libia. E’ in vigore dalla mezzanotte il cessate il fuoco. Il capo del Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico (Gna), Fayez al Serraj, ha infatti accettato il cessate il fuoco proposto da Turchia e Russia al quale hanno aderito anche le forze del generale dell’Est, Khalifa Haftar.

E già il governo di Serraj denuncia violazioni “a Salaheddin e Wadi Rabie pochi minuti dopo la sua entrata in vigore” e ribadisce che “la piena attuazione del cessate il fuoco potrà avvenire solo con il ritiro dell’aggressore da dove è venuto”, in riferimento al generale Haftar. Lo si legge in un comunicato del governo di Tripoli diffuso in mattinata.

“In caso di ulteriori violazioni – si avverte – il Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico non resterà a guardare e la sua risposta sarà violenta e ferma”. Anche alcuni media pro Haftar segnalano violazioni al cessate il fuoco entrato in vigore dalla mezzanotte in Libia dopo che il governo di Serraj aveva denunciato violazioni della tregua.

“Le milizie che fanno capo al governo di accordo nazionale libico hanno violato la tregua su più di un fronte con ogni tipo di armi, compresa l’artiglieria”, ha affermato Al-Mabrouk Al-Gazawi dell’Esercito nazionale libico al sito informativo libico Al Marsad, assicurando tuttavia il rispetto dell’ordine del cessate il fuoco.

Intanto il premier libico Fayez al Sarraj è giunto a Istanbul, dove sta incontrando il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

“L’annuncio della tregua del conflitto in Libia da parte del presidente Serraj e del generale Haftar è una buona notizia, perché crea spazio di ulteriore dialogo. Anche l’Italia ha fatto la sua parte”. Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook invitando la Ue ad essere ‘unita’, e a portare ‘avanti il dialogo con Ankara e Mosca’. A tal proposito Di Maio ha sentito al telefono il suo omologo turco Melvut Cavusoglu.