Comune, il posto da dirigente? Lo vince chi era già lì

28 gennaio 2020 | 16:33
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Comune, il posto da dirigente? Lo vince chi era già lì

L’architetto Massimo Magnani sbaraglia gli altri quattro concorrenti e il M5S contesta le selezioni

REGGIO EMILIA – Fari di nuovo accesi sui dirigenti a tempo determinato del Comune di Reggio Emilia, reclutati con modalita’ contestate in una relazione degli ispettori del ministero dell’Economia del 2017 e dal Movimento 5 stelle. Si tratta di 14 posizioni apicali, che saranno assunte dall’1 febbraio prossimo, a cui per candidarsi c’era tempo fino al 3 gennaio. Oggi si e’ conclusa una delle selezioni, relativa al “coordinamento dell’area della programmazione territoriale e dei progetti speciali”, vinta dall’architetto Massimo Magnani, che ricopriva questo stesso ruolo anche nelle scorse legislature.

Nello specifico, con un atto del direttore generale, il Comune di Reggio ha recepito gli esiti della commissione valutatrice da cui si evince che tra cinque candidati in lizza solo Magnani e’ risultato idoneo avendo conseguito, come stabilivano “le regole di ingaggio”, un punteggio di almeno 49 su 70 (l’architetto ha ottenuto 64 punti) nel colloquio attitudinale fissato dalla procedura. In totale il dirigente reggiano ha totalizzato 93,2 punti (tra colloquio e valutazione del curriculum).

Paola Sorgani, consigliera comunale del M5s che sulla vicenda aveva presentato un’interrogazione in sala del Tricolore, aveva eccepito che le sei selezioni su 14 bandite attraverso la modalita’ “selettiva-comparativa” sono “improprie”, poiche’ il metodo scelto e’ considerato dalla giurisprudenza “un’eccezione rispetto al principio generale del pubblico concorso” e riservato “ai soli casi in cui si sia in presenza di peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico”. Inoltre, aveva denunciato la pentastellata, tra i requisiti richiesti ai possibili candidati, il Comune di Reggio Emilia ha inserito quello “speciale” di avere avuto almeno per tre anni la dirigenza nello stesso settore.

Soragni aveva contestato infine la durata degli incarichi dirigenziali a tempo determinato che non potrebbero andare oltre il mandato del sindaco o al massimo non piu’ di tre anni. Alcuni dirigenti, invece, hanno superato anche i 20 anni di servizio nello stesso settore. A inizio anno la consigliera, che non ha escluso di presentare un doppio esposto ad Anac e Corte dei Conti, ha inserito in anticipo i nomi dei futuri dirigenti comunali in una busta, che aprira’ al momento delle nomine per vedere se coincidono.

E, infatti, arriva subito la sua contestazione: “E’ stato scelto il primo coordinatore di area da parte del nostro Comune. Guarda caso è l’architetto Magnani, che, in barba ad altri 4 selezionati, è risultato il più idoneo. Dirigente a tempo determinato che non potrebbe restare in carica più di 3 anni quando, invece, calpesta i corridoi del nostro Comune da quando era sindaco Delrio, suo cugino”.

La Soragni convocherà domani mattina in viale dei Mille 22 una conferenza stampa nel suo studio per l’apertura della prima busta, con inserito il foglio dove aveva indicato tre dei sei nomi dei dirigenti che immaginava sarebbero stati nominati, previo colloquio attitudinale.

(fonte Dire).