Soffiate su blitz antidroga, i presidi: “Prive di riscontro le affermazioni di Braghiroli”

11 dicembre 2019 | 14:09
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Soffiate su blitz antidroga, i presidi: “Prive di riscontro le affermazioni di Braghiroli”

Duro documento dei dirigenti scolastici: “Se il consigliere Pd ne è a conoscenza, faccia segnalazione alle autorita’ competenti, non possono essere utilizzate per giustificare una scelta politica”

REGGIO EMILIA – La rete dei dirigenti scolastici (Aisa) delle scuole superiori di Reggio Emilia si dissocia totalmente dalle parole del consigliere comunale del Pd Matteo Braghiroli, che in sala del Tricolore ha parlato di “soffiate” da parte di presidi e professori agli studenti in occasione dei controlli antidroga davanti alle scuole della Polizia. Questo, secondo il dem, per rimarcare la necessita’ di rafforzare le iniziative di prevenzione sull’uso della droga tra i ragazzi, da affiancare a quelle repressive, scarsamente efficaci.

I dirigenti scolastici, dal canto loro non intendono “smentire alcuna accusa, semplicemente perche’ non esiste, allo stato attuale, alcunche’ di circostanziato che sia possibile smentire o confermare”. Per bocca del presidente della rete, Fausto Fiorani, esprimono inoltre “la netta presa di distanze sia dalle affermazioni pronunciate dal consigliere comunale Matteo Braghiroli, sia dalla conseguente strumentalizzazione della quale risulta siano state oggetto”. Infatti “non e’ nostra intenzione prendere parte a questa sterile polemica, che si e’ sviluppata a partire da affermazioni ad oggi prive di riscontro”.

Piuttosto, aggiunge Fiorani, “lasciamo che per noi parlino i fatti e l’impegno quotidiano che tanti colleghi e tanti docenti dedicano nel portare avanti le molte azioni concrete di contrasto e prevenzione messe in atto in questi anni da tutte le scuole della provincia, in costante collaborazione con le autorita’ preposte, con le famiglie e con le amministrazioni locali”.

Tuttavia, concludono i dirigenti scolastici, “ci limitiamo a osservare che, ove le circostanze presunte citate dal consigliere fossero certe e verificabili, la nostra Carta Costituzionale impone che ne sia data segnalazione alle autorita’ competenti, non che siano implicitamente assunte a fatto ‘normale’ e ‘generale’ nel momento in cui vengono utilizzate per giustificare una scelta politica”.

Intanto il Movimento 5 stelle va all’attacco della maggioranza che, dice la consigliera comunale Paola Soragni, “quando si parla di droga, un tema certamente complesso, va in confusione totale”. Soragni mette in fila le dichiarazioni in sala del Tricolore di due settimane fa del consigliere Giacomo Benassi (+Europa) che ha affermato “che con 16 grammi di hashish non si fa neanche un party” e di Braghiroli (Pd) sulle soffiate dei presidi agli studenti in occasione dei controlli.

Sulla vicenda interviene anche il deputato della Lega Nord, Gianluca Vinci, che scrive: “Un teatrino davvero pericoloso. Una settimana fa il consigliere Giacomo Benassi di +Europa dichiara: ‘Con la droga sequestrata dal cane antidroga fuori dalle scuole non ce n’è abbastanza neanche per fare una festa’. Sullo stesso argomento il consigliere PD Matteo Braghiroli dichiara di aver sentito voci dagli studenti che ‘i professori e i prsidi fanno soffiate in anticipo agli studenti sulle operazione antidroga, perché così (limitando i sequestri), fanno vedere che la loro scuola è pulita’. Questo spiega perché i sequestri fuori dalle scuole siano di solo pochi grammi di droga mentre nel resto della città se ne è sequestrata mezza tonnellata. Tutto questo viene dichiarato in un consiglio comunale in cui il presidente è Matteo Iori, Pd, presidente della comunità di recupero Papà Giovanni XXIII, che incredibilmente tace. È ora che il PD prenda una posizione chiara contro l’uso di droghe”.

Il tutto mentre un altro dem, Dario De Lucia “ha fatto approvare un mozione dove si chiedeva di ‘mettere in pausa il progetto’ del ministero dell’Interno sulla prevenzione e contrasto alla droga perche’ stanziava troppi fondi la repressione e troppo pochi in prevenzione, per farlo valutare dalla commissione consigliare”. Insomma, commenta Soragni, “valli a capire”.