Notte di luce, città a lume di candela per raccontare la fragilità

6 dicembre 2019 | 18:00
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Notte di luce, città a lume di candela per raccontare la fragilità

Il corteo di snoderà da piazza Fontanesi (con partenza ore 17.30) a piazza Prampolini

REGGIO EMILIA – Sabato 7 dicembre, torna “Notte di luce”: anche quest’anno, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, istituita dall’Onu nel 1981, Reggio Emilia celebra questa ricorrenza con un evento speciale a lume di candela.

Domani la città per una sera cambierà aspetto: illuminata da migliaia di candele, svelerà una città diversa, intima e inaspettata, che invita a vedere le cose da un altro punto di vista e racconta simbolicamente la differenza. Per l’occasione si terranno aperitivi a lume di candela, le vetrine saranno allestite con illuminazioni speciali, la camminata della “Banda degli strani” attraverserà il centro per accompagnarci al concerto che si terrà in piazza Prampolini.

“Spero che anche quest’anno questa piazza sia piena di persone, per dichiarare che le differenze sono una risorsa. Una serata per dire ancora una volta che a Reggio siamo tutti diversi, siamo tutti fragili e siamo orgogliosi di esserlo – dice Annalisa Rabitti, assessora alla Cultura, marketing territoriale, pari opportunità e città senza barriere – Migliaia di candele accese per vedere le cose anche da un altro punto di vista, e di bambini con mantelli colorati per essere parte della Banda degli Strani. Spero che anche quest’anno sia una serata piena di magia, di solidarietà e di sorrisi, e che Reggio non si curerà del freddo o della pioggia invadendo le strade di candele”.

L’iniziativa, promossa da Farmacie comunali riunite (Fcr) nell’ambito del progetto del Comune Reggio Emilia Città senza barriere, si aprirà con la Camminata dei supereroi della Banda degli strani, alla quale sono invitati a partecipare tutti i bambini della città con il proprio mantello da “supereroe”.

Il corteo di snoderà da piazza Fontanesi (con partenza ore 17.30) a piazza Prampolini. Saranno presenti i bambini che hanno partecipato alla terza edizione di “Aspettando… Notte di luce”, un progetto di educazione alla differenza che cerca di far emergere le potenzialità e le capacità di tutti, soprattutto delle persone più fragili, che spesso non hanno modo di mostrare ciò che sanno o amano fare. L’attività di quest’anno, che ha coinvolto 2000 bambini delle scuole primarie reggiane, ha cercato di valorizzare il “supereroe” che è dentro ciascuno di noi e per questo invita i bambini a manifestare dotati di mantello.

A seguire, alle 18 in piazza Prampolini, dopo gli interventi del sindaco Luca Vecchi e dell’assessore Annalisa Rabitti, si terrà un concerto collettivo, con la partecipazione di Chameleon Mime, Julie’s Haircut e Mara Redeghieri. Tra un artista e l’altro sul palco si alterneranno ospiti speciali, tra cui il presidente di Reggio Audace Luca Quintavalli, che racconterà i progetti con Reggio Emilia senza Barriere. Il programma prevede poi alle ore 19.30 un’installazione di luci e candele in piazza Fontanesi.

Sempre domani – al mattino per le scuole e al pomeriggio alle 17 aperto al pubblico – ai Musei civici si terrà lo spettacolo di danzability ‘Tutto il sole di oggi’ della compagnia Natiscalzi DT. A seguire dialogo aperto su arte, fragilità e inclusione con il coreografo Valerio Longo che si confronterà con il pubblico. L’evento è a cura di Danzability, progetto di Cpd, Let’s dance, associazione culturale Cinqueminuti, cooperativa sociale Coress e ha come partner Reggio Emilia città senza barriere (Ingresso gratuito; è gradita la prenotazione per il pomeriggio allo 0522 456816 – 347 4416833 info@cinqueminuti.eu).

Le iniziative legate alla Giornata internazionale delle persone con disabilità proseguiranno fino al 22 dicembre con appuntamenti che si terranno anche in provincia. Per quanto riguarda le iniziative reggiane, domenica 8 dicembre, alle 21, al centro sociale Rosta Nuova, andrà in scena “Ultimo… about it”, spettacolo teatrale che affronta il tema dello stigma sull’alterità, uno stigma che produce distanza, isolamento e disagio nelle persone che lo ricevono e alimenta nella società contemporanea una pericolosa deriva culturale, discriminatoria e razzista.

L’opera affronta il tema della leggerezza con cui si utilizzano le parole e spesso di svalutano i sentimenti umani che ispirano moti di solidarietà, tolleranza e compassione, come guida etica per la costruzione di ideali e valori umani. Lo spettacolo, senza pretendere verità e prendere posizione, vorrebbe sollecitare il pubblico a una riflessione su questi temi e dare vita a una piccola forma di resistenza all’indifferenza verso gli ultimi. L’evento è a cura di associazione ZeroFavole onlus, compagnia teatrale ZeroFavole Partner: Fondazione Alta Mane Italia (ingresso a offerta libera, info: zerofavole10@gmail.com).