Cronaca |
Cronaca
/

Mafie, pronta l’aula Dozza per l’appello di Aemilia

17 dicembre 2019 | 15:26
Share0
Mafie, pronta l’aula Dozza per l’appello di Aemilia
Mafie, pronta l’aula Dozza per l’appello di Aemilia
Mafie, pronta l’aula Dozza per l’appello di Aemilia
Mafie, pronta l’aula Dozza per l’appello di Aemilia
Mafie, pronta l’aula Dozza per l’appello di Aemilia

Sarà destinata ad ospitare anche altri procedimenti con molti imputati, specialmente quelli di mafia

REGGIO EMILIA – “Un grande risultato”. Questo il commento dei rappresentanti degli uffici giudiziari di Bologna e del sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, in occasione dell’inaugurazione dell’aula bunker del carcere bolognese della Dozza, destinata ad ospitare l’appello del processo Aemilia e altri procedimenti con molti imputati, specialmente quelli di mafia.

A ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile la ristrutturazione dell’aula bunker e’ l’ormai ex presidente della Corte d’appello di Bologna, Giuseppe Colonna (che e’ recentemente andato in pensione ed e’ infatti affiancato dal reggente Roberto Aponte). Nel suo intervento, Colonna ricorda, in primis, il ruolo svolto dal procuratore generale Ignazio De Francisci, che “e’ stato il primo a intuire la strada da percorrere per giungere a questo splendido risultato”, e rimarca il fatto che i lavori nell’aula, completati in meno di un anno, rappresentino un esempio di efficienza e di rapidita’.

“Chi ha visto quest’aula prima dei lavori puo’ rendersi conto del lavoro che e’ stato fatto”, afferma Colonna, aggiungendo che “non credevo che in cosi’ poco tempo si potesse ottenere un risultato simile, invece c’e’ stata una grande efficienza e grandi capacita’ organizzative, i contratti sono stati fatti in tempi record e i lavori conclusi in tempi che per un’amministrazione sono sicuramente da encomiare”.

Oltre all’appello di Aemilia, prosegue, l’aula bunker ospitera’, come prevede la convenzione, anche alcuni processi del Tribunale di Bologna, e credo che potra’ essere messa a disposizione anche di altri uffici del distretto, perche’ e’ la prima in Emilia-Romagna destinata a processi di mafia”.

Infine, chiude Colonna, “penso che l’aula potra’ servire anche per le udienze del Tribunale di Sorveglianza, con ovvio risparmio di energie per tutti”. Anche il presidente del Tribunale bolognese, Francesco Caruso, definisce la ristrutturazione dell’aula “un grande risultato, perche’ ora disponiamo di un’aula che ci consentira’ di fare processi senza dover affrontare traversie come quelle che abbiamo attraversato per l’udienza preliminare e il primo grado di Aemilia”.

Ora, chiosa, “abbiamo un’aula disponibile per tutti i Tribunali del distretto per i processi con tanti imputati, come il processo ‘Grimilde’, che conta 60 imputati e di cui a breve si terra’ l’udienza preliminare, che cercheremo di tenere qui accordandoci con il presidente della Corte d’appello”. Caruso, inoltre, sottolinea che “tra i vantaggi di quest’aula c’e’ anche il fatto che consentira’ di gravare meno sulle spalle della Polizia penitenziaria, visto che eliminera’ il problema del trasporto dal carcere”.

Da parte sua, De Francisci considera l’inaugurazione di questa mattina “il risultato di una grande lavoro di gruppo” e “un esempio concreto del fatto che quando ci si mette intorno a un tavolo con buona volonta’ i risultati arrivano”.

Il procuratore generale tiene, a sua volta, a “ringraziare tutti, compresa la Polizia penitenziaria, a cui abbiamo tolto la palestra, che pero’ le restituiremo”, e ritiene “doveroso ringraziare il sottosegretario Ferraresi, perche’ quando ci siamo conosciuti gli ho detto di impegnarsi dal punto di vista politico per far si’ che quest’aula non fosse il capriccio di qualche magistrato, ma un obiettivo politico del Governo. Si e’ impengnato, ha dato il suo contributo e di questo lo ringrazio”.

Si dice invece “orgoglioso ed emozionato per questo risultato, che e’ partito da una promessa fatta a De Francisci all’inaugurazione dell’anno giudiziario”, Ferraresi, secondo cui “quest’aula non solo permettera’ un risparmio di energie e costi, ma e’ soprattutto un bellissimo segnale di presenza dello Stato, che non sempre e’ scontata”. Lo Stato, tira dritto il sottosegretario, “c’e’ ed e’ vicino alle istituzioni locali e ai cittadini anche su queste tematiche delicate, e questo e’ un concreto esempio di vicinanza, di velocita’ e di efficienza nel realizzare gli obiettivi che lo Stato si da’”.

Per Ferraresi, insomma, “tutti insieme abbiamo dato un segnale di forza e di efficienza dello Stato, un segnale che la mafia va combattuta ogni giorno stando vicini ai territori e ai cittadini e che alcuni risultati che sembravano impossibili si sono potuti raggiungere”. Anche Gloria Manzelli, provveditore per l’Emilia-Romagna e le Marche del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, pone l’accento sull’eccezionalita’ di quanto realizzato alla Dozza: “Chi avesse visto le condizioni di quest’aula a febbraio- afferma- non avrebbe scommesso un solo centesimo sul risultato che vediamo oggi, e anch’io non credevo in un risultato cosi’ eccellente”.

Superato lo scoglio della realizzazione dell’aula, resta pero’ il problema dei parcheggi per gli avvocati che saranno impegnati nell’appello di Aemilia, come ricorda la presidente dell’Ordine bolognese, Elisabetta D’Errico, che nel complimentarsi per la ristrutturazione dell’aula, “che io ricordo in alcune udienze di molti anni fa”, auspica che “si possa esaudire la richiesta degli avvocati di avere un parcheggio riservato, perche’ per l’appello di Aemilia arriveranno tanti legali da fuori citta’, e sarebbe bene che potessero trovare una collocazione adeguata”.