Federconsumatori: “Pochi Ipermercati a Reggio, altri se fanno spendere meno”

3 dicembre 2019 | 14:17
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Federconsumatori: “Pochi Ipermercati a Reggio, altri se fanno spendere meno”

Secondo l’indagine della associazione fare la spesa è più conveniente in quelli della catena di imprenditori veneti “Super Rossetto”, presenti a Reggio e Casalgrande, seguiti a poca distanza dagli Ipercoop. I meno convenienti sono i supermercati “Sigma”

REGGIO EMILIA – Nel dibattito infuocato dei mesi scorsi tra chi invoca nuovi ipermercati e chi li ritiene inutili, Federconsumatori di Reggio Emilia si schiera nel mezzo. Lo fa con un’indagine inedita per il territorio, centrata (ma non solo) sul raffronto dei prezzi applicati dalla grande distribuzione. Un documento, ricalcato da quello che a Modena viene redatto da 25 anni, “che mettiamo a disposizione dei decisori politici e delle imprese del commercio per alzare il livello di interesse e analisi su queste tematiche fondamentali”, spiega il presidente della Federconsumatori reggiana Rino Soragni.

Dall’analisi, condotta lo scorso luglio su 18 punti vendita del territorio, emerge in primo luogo che Reggio Emilia e’ sottodimensionata quanto a presenza di ipermercati. I metri quadri per abitante di queste strutture (classificate tali oltre i 2.500 metri quadri di superficie di vendita) sono infatti circa 29 per ogni mille abitanti, contro i 116 di Modena e i 198 di Ferrara. Da questo punto di vista, i numeri collocano la provincia reggiana ultima a livello regionale.

Per contro, con 390 metri quadrati per ogni mille abitanti, sul territorio sono molto diffusi i supermercati di dimensioni inferiori (da 2.000 a 2.500 metri quadrati) distribuiti quasi capillarmente nei quartieri. Per l’associazione dei consumatori della Cgil, quindi, “da un lato c’e’ ancora spazio per la crescita di grandi strutture commerciali, meglio se in grado di fare una reale competizione abbassando i prezzi per i consumatori”. Dall’altro “i supermercati ‘di vicinato’ portano vantaggi ambientali limitando gli spostamenti e sociali, ad esempio per le fasce piu’ anziane della popolazione”.

Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti, lo studio di Federconsumatori ne prende in considerazione 245 suddivisi in tre panieri: le grandi marche, i prodotti a marchio della catena di distribuzione (private label) e i meno cari (primi prezzi). Per ognuno dei panieri i prezzi analizzati sono quelli pieno, scontato, o riservato ai titolari di fidelity card. In generale, per tutti i panieri, conviene acquistare i prodotti negli ipermercati. Ma guardando alla classifica degli specifici punti vendita emergono delle differenze. Fare la spesa e’ piu’ conveniente (senza considerare i costi “di viaggio” o la comodita’ del punto vendita sotto casa) in quelli della catena di imprenditori veneti “Super Rossetto”, presenti a Reggio e Casalgrande, seguiti a poca distanza dagli Ipercoop. I meno convenienti sono i supermercati “Sigma”.

La differenza di prezzi tra questi e le “insegne” del primo in classifica si aggira intorno al 20% con un risparmio annuo per una famiglia di tre persone di circa 1.000 euro. A seguire: Esselunga, Conad, Despar, supermercati Coop e “il Gigante”, dove le famiglie, agendo oculatamente, possono risparmiare in media circa 200 euro l’anno. Dal confronto con la provincia di Modena, di cui Federconsumatori ha presentato il report due settimane fa emergono infine a Reggio Emilia: un maggior costo del 2,7% sul paniere grandi marche, del 2,3% delle private label (marche del distributore) e un maggior costo del 4,9% nei primi prezzi (prodotti dai prezzi piu’ bassi) applicati nella grande distribuzione. I prodotti freschi sembrano invece costare il 3% in piu’ a Modena, anche se il dato di Reggio e’ riferito ad un solo punto vendita.