Controlli antidroga a scuola, Braghiroli: “Soffiate presidi a studenti”

9 dicembre 2019 | 19:06
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Controlli antidroga a scuola, Braghiroli: “Soffiate presidi a studenti”

Il giovanissimo consigliere Pd in Consiglio: “Lo fanno per fare vedere che la loro scuola è pulita”. Bagarre in Sala del Tricolore dopo le sue dichiarazioni

REGGIO EMILIA – “Gli studenti ricevono delle soffiate dai professori o dai presidi” su quando ci saranno controlli antidroga delle forze dell’ordine a scuola, “perche’ ne hanno un ritorno: se quel giorno si trova poca droga e non se ne trova, risulta che hanno una scuola pulita”.

A parlare e’ Matteo Braghiroli il piu’ giovane consigliere comunale di Reggio Emilia uscito un anno e mezzo fa dal liceo classico e, dopo l’elezione nelle fila del Pd, oggi al centro della bagarre in sala del Tricolore. Il suo intervento e’ contestualizzato in una mozione a prima firma del collega di partito Dario De Lucia sul progetto “Scuole Sicure” che, nell’ambito del protocollo siglato lo scorso ottobre tra Comune e Prefettura per il contrasto all’uso degli stupefacenti tra i giovani, propone di ricalibrarne le risorse ministeriali dedicate.

Destinando cioe’ 45.000 euro (15.000 euro all’anno per i tre anni di durata dell’iniziativa) sui 61.000 complessivi disponibili, a iniziative anche di prevenzione da affiancare ai blitz nelle scuole con i cani antidroga. Le dichiarazioni di Braghiroli hanno sollevato una marea di polemica dell’opposizione con Claudio Bassi (Forza Italia) che, oltre a non votare la mozione, chiede al sindaco di denunciare alle autorita’ competenti le situazioni apprese dalla maggioranza. Il giovane dem corregge il tiro spiegando che “nella mia scuola, il liceo Moro di cui sono stato rappresentante di istituto, non ci sono state azioni repressive. Io sto riportando quello che hanno detto i rappresentanti di altri istituti”.

La mozione, difesa dall’assessore alla Scuola Raffaella Curioni, e’ stata alla fine emendata e approvata con 18 voti favorevoli della maggioranza (Pd, Piu’ Europa, Immagina Reggio) e 5 voti contrari (Lega e Paola Soragni del M5s) (fonte Dire).