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Banca Popolare di Bari commissariata da Bankitalia

14 dicembre 2019 | 16:48
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Banca Popolare di Bari commissariata da Bankitalia

A breve convocato un cdm per un intervento del governo sulla crisi della banca. Di Maio: “Se salvata diventi proprietà Stato”. Bellanova: “Iv c’è ma non ad occhi bendati”

REGGIO EMILIA – La Procura di Bari ha aperto un nuovo fascicolo d’indagine (modello 45 senza indagati né ipotesi di reato) sulla Banca Popolare di Bari dopo la lettera inviata nei giorni scorsi dalla Consob che ha segnalato il mancato invio delle informazioni richieste alla banca sulla situazione dei conti. La notizia è confermata all’Ansa da fonti vicine agli ambienti giudiziari. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, dovrà valutare se quanto segnalato dal presidente Consob Paolo Savona configuri ipotesi di reato.

La Popolare di Bari “è un’altra banca con mega-buco provocato dai manager e da chi evidentemente doveva controllare e non l’ha fatto bene. Tutti in queste ore parlano di decreto legge. Ma non corriamo troppo. Per noi ci sono 2 cose da fare prima di arrivare ad un decreto: vogliamo sapere da chi doveva sorvegliare cosa è emerso in questi anni. Quante sono state le ispezioni di Bankitalia negli ultimi tre anni? Cosa è emerso? Vogliamo sapere chi ha prestato soldi e a chi”. Lo scrive su Facebook il leader del M5S Luigi Di Maio.

“Se dobbiamo mettere soldi pubblici in una banca per evitare che saltino i conti correnti dei pugliesi, quella banca deve diventare di proprietà dello Stato per creare la banca pubblica per gli investimenti, che è un nostro obiettivo del programma del Movimento 5 Stelle e che tra l’altro è dentro il programma di Governo. Non faremo come qualcuno in passato con le banche Venete, che furono ripulite con i soldi degli italiani e poi furono regalate (al prezzo di un euro) ad altre banche”, scrive Di Maio su Fb.

“Dopo ampia discussione, il Consiglio dei ministri ha espresso la determinazione ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la piena tutela degli interessi dei risparmiatori – si legge nella nota del Consiglio dei ministri – e a rafforzare il sistema creditizio a beneficio del sistema produttivo del Sud, in maniera pienamente compatibile con le azioni di responsabilità volte ad accertare le ragioni che hanno condotto al commissariamento della Banca” (Popolare di Bari, ndr).

“Non tuteleremo nessun banchiere”, ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa sui primi 100 giorni di Governo nella Sanità rispondendo ad una domanda sulla crisi della Popolare di Bari. Sulla Popolare di Bari “interverremo attraverso uno strumento nella pancia di Invitalia, Mediocredito Centrale. Cerchiamo di fare di necessità virtù. Assicureremo a Mediocredito centrale le necessarie risorse per poi, con un fondo interbancario, intervenire per rilanciare la Pop Bari. Avremo una sorta di Banca del Sud degli investimenti a partecipazione pubblica”.

“No, Italia Viva non è diventata irresponsabile: siamo pronti a salvare gli istituti di credito insieme ai risparmiatori e ai posti di lavoro, ma non senza avere accertato le responsabilità che li hanno portati a quella situazione – ha scritto su Twitter il ministro Teresa Bellanova- e non senza aver condiviso una strategia complessiva, che eviti misure tampone ed emergenziali. Non si convocano i ministri per un Consiglio last minute e con urgenza dopo che nel pomeriggio si erano lette dichiarazioni di tutt’altro segno. Iv c’è. Ma non ad occhi bendati”.

“Siamo disponibili a sostenere i risparmiatori come abbiamo fatto – ha detto il coordinatore di Italia Viva Rosato e la ministra Bellanova, capo delegazione di Iv al governo -. La procedura che viene immaginata per Bari, tuttavia, è per larghi tratti inedita. E dovendo impiegare un miliardo del contribuente appena qualche ora dopo l’assicurazione del Premier che negava ogni ipotesi di interventi, ci pare giusto capire meglio di che cosa stiamo parlando. Votare a scatola chiusa un decreto così importante è ingiusto e pericoloso”.

Per il sindaco di Bari e presidente nazionale Anci, Antonio Decaro, “il governo deve assolutamente intervenire per salvare la Banca Popolare di Bari così come è accaduto per altre realtà del nostro Paese. Altrimenti assisteremo allo sgretolamento dell’intero tessuto economico della città e oltre 70 mila famiglie perderebbero i loro risparmi”.

“Se vogliamo salvare l’Italia, fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale”, dice il leader della Lega Matteo Salvini. “Se salta la popolare Bari, salta la Puglia e salta l’Italia. Stiamo vivendo un momento drammatico, non penso sia più il momento delle polemiche”. ha detto Salvini, arrivando al No Tax Day a Milano.