Italia e mondo

Attacco con il machete in casa di un rabbino vicino New York

29 dicembre 2019 | 16:32
Share0
Attacco con il machete in casa di un rabbino vicino New York

Almeno cinque persone sono state accoltellate. L’episodio è avvenuto nella cittadina di Monsey, circa 50 chilometri a nord di New York.

REGGIO EMILIA – Entra in casa di un rabbino e rovina la festa per la settima giornata delle celebrazioni di Channukah. Con il viso coperto in parte con una sciarpa e armato di machete semina il panico fra i presenti, ferendone almeno cinque, tutti ebrei chassidisti, di cui due sono in condizioni gravi.

L’attacco è avvenuto a Monsey, a circa 50 chilometri a nord di New York. Secondo i media americani l’autore, un afroamericano, che era riuscito a scappare dall’abitazione limitrofa alla sinagoga nonostante i vari tentativi di fermarlo (anche con un piccolo tavolo per bloccargli il passaggio), è stato arrestato dalla polizia.

Il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo si è recato a Monsey, la cittadina dove è avvenuto l’attacco con il machete a casa del rabbino. “E’ il 13mo attacco antisemita a New York nelle ultime settimane” dice Cuomo. “Chiamiamo le cose con il loro nome: questo è un atto di terrorismo domestico basato su intolleranza e ignoranza” mette in evidenza Cuomo.

L’episodio si inserisce in una serie di attacchi antisemitici che si sono verificati negli ultimi giorni a New York: incidenti che hanno fatto alzare la guardia e rafforzare i controlli di polizia nell’area di Brooklyn, quella più colpita.

“Un atto spregevole e codardo”. Così il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, commenta l’attacco. “Voglio essere chiaro: l’antisemitismo e l’intolleranza sono ripugnanti e abbiamo assolutamente tolleranza zero per tali atti di odio”, mette in evidenza Cuomo. “Monitoriamo le informazioni che arrivano da Monsey”, afferma la polizia anti-terrorismo di New York. Condanna l’attacco anche il procuratore di New York, Letitia James: “C’è tolleranza zero per atti di odio di qualsiasi tipo, continueremo a monitorare la situazione” a Monsey.

“Dopo gli attacchi dell’ultima settimana a Brooklyn e Manhattan spezza il cuore vedere ancora violenza. La comunità ebraica ha bisogno di maggiore protezione”, afferma il numero uno dell’Anti-Defamation League.

In seguito all’attacco in casa del rabbino di Monsey (New York) il Centro Wiesenthal ha lanciato un appello al presidente americano Donald Trump affinchè ordini all’Fbi di organizzare una ‘Task force’ capace “di mettere fine ai ripetuti attacchi contro gli ebrei e le loro istituzioni”. Ha anche rivolto un appello ai leader afro-americani perchè prendano posizione “contro l’ondata di attacchi anti ebraici nell’area di New York”.