Zingaretti rilancia lo Ius soli, Di Maio attacca: “Sconcertante”

17 novembre 2019 | 19:07
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Zingaretti rilancia lo Ius soli, Di Maio attacca: “Sconcertante”

Il segretario dem nel discorso alla convention di Bologna del partito ‘avverte’ Renzi. Varato il nuovo Statuto

REGGIO EMILIA – “Non si illudano, chi combatte il Pd per rosicare consenso si scava la fossa per sé e per il centrosinistra italiano. Il Pd resterà comunque il pilastro della risposta alla risorgente destra”. Così il segretario dem Nicola Zingaretti nel discorso alla convention di Bologna.

“La missione del Pd è mettersi al servizio per contrastare gli umori neri del Paese e organizzare il riscatto dell’Italia”, ha detto Nicola Zingaretti concludendo la convention promossa dal Pd a Bologna. “Un partito diverso, ricco, inclusivo, per ricostruire una classe dirigente nazionale, in un rapporto che si è perso tra elite e popolo”.

“Stiamo vivendo una difficile esperienza di governo, ma ribadiamo la scelta di sperimentare le alleanze. Qualcuno dice ‘Non vogliamo un accordo storico’ con il M5S’? Ma cosa vuol dire? Non si governa tra avversari politici, ma solo se si condividono almeno i fondamenti di una prospettiva politica e si calano nei territori. Ci vuole tempo, certo”, ha aggiunto.

“Ci battiamo perché al più presto si rivedano i decreti Salvini, dentro questo governo come scelta di campo. Ci batteremo con i gruppi parlamentari per far approvare lo ius culturae e ius soli, certo che lo faremo” ha sottolineato il segretario nazionale del Pd. “Faremo una legge per parità salariale tra donne e uomini – ha assicurato -, ma per raggiungere l’obiettivo e non per mettere bandierine e avere un’intervista sui giornali. Ci vuole serietà non comizi”.

“I democratici sono il partito della giustizia fiscale: è il fondamento più importante del patto tra cittadini e Stato, garantisce il funzionamento dei servizi. Ora il sistema è terribilmente ingiusto, c’è chi paga troppo, i lavoratori dipendenti, le partite Iva, ma c’è chi evade una montagna di miliardi che recuperati anche solo in parte servirebbero per investimenti, innovazione e giovani” ha sottolineato Zingaretti aggiungendo che “I democratici non sono per l’aumento delle tasse, ma per la loro redistribuzione secondo la Costituzione”.

M5s: “Pensare al Paese, sconcerta si parli di ius soli”
Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà e aree sott’acqua. “C’è mezzo paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati. Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo al Paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare”. Lo affermano fonti m5s commentando quanto detto dal segretario del Pd Nicola Zingaretti dal palco di Bologna.

“Col maltempo che flagella l’Italia, il futuro di undicimila lavoratori a Taranto in discussione, qui si parla di ius soli: io sono sconcertato”. Lo ha detto Luigi Di Maio, capo politico dei Cinque Stelle, commentando a Salerno, ultima tappa del suo tour in Campania, la proposta del segretario Dem Nicola Zingaretti di inserire nell’agenda parlamentare lo ius soli. “Siamo al governo per governare e non per lanciare slogan o fare campagna elettorale”, aggiunge.

Alla polemica del M5s risponde il vicesegretario Orlando: “A molti esponenti dei 5Stelle sembrerà impossibile. Ma noi riusciamo a pensare anche due cose nello stessa giornata”. Lo dice Andrea Orlando, vicesegretario Pd, a proposito delle sulle parole di fonti M5s, che hanno definito “sconcertante” che il Pd pensi allo ius soli mentre il Paese è sott’acqua.

Varato il nuovo statuto
L’assemblea nazionale del Pd ha varato la riforma dello statuto nel testo base elaborato dalla commissione. Non sono stati presentati emendamenti e quindi non c’è stata un’ulteriore votazione dei delegati, che avevano in precedenza già votato per l’adozione del testo.

Fine automatismo segretario-candidato Parità di genere organismi dirigenti, ballottaggio per primarie – Ecco le principali novità del nuovo Statuto del Pd, secondo quanto viene sottolineato dalla segreteria nazionale: – nasce la piattaforma digitale deliberativa dei democratici, con più forza ai circoli e più apertura anche con i circoli on line, quelli tematici, i punti Pd e la rete dei volontari. – più spazio ai sindaci, che entrano di diritto nell’assemblea nazionale e si organizzano con un coordinamento nazionale e un coordinatore che entra in segreteria nazionale. – confermate le primarie e introdotta la novità del ballottaggio: gli iscritti nei circoli sceglieranno i due candidati che andranno al voto degli elettori nei gazebo – nasce la Fondazione di cultura politica nazionale – parità di genere in tutti gli organismi dirigenti a ogni livello – superato l’automatismo segretario-candidato premier.