Uccide lo zio nel sonno con cinque coltellate al cuore

21 novembre 2019 | 09:47
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Uccide lo zio nel sonno con cinque coltellate al cuore

Il 27enne, con problemi psichici e seguito dai servizi sociali, ha tolto la vita a un 57enne napoletano. A dare l’allarme il fratello della vittima, disabile, che viveva con loro, padre dell’assassino

REGGIO EMILIA – Un 27enne con problemi psichici, Davide Gaudiero, seguito dai servizi sociali, ha ucciso con cinque coltellate al cuore lo zio 57enne, Paolo Gaudiero. E’ successo stamattina, verso le cinque, in un appartamento al primo piano di un palazzo in via Primo Maggio 23 nella zona di Villaggio Stranieri. Il giovane si è alzato dal letto, è andato in cucina e ha preso un grosso coltello. Poi è andato nella camera da letto dello zio e lo ha ucciso nel sonno.

La vittima, un 57enne di origini napoletane, viveva in quella casa insieme al fratello disabile, Ciro Gaudiero, un ex dipendente della Cna in pensione, sulla sedia a rotelle perché poliomelitico dall’età di sei mesi e al nipote 27enne con problemi psichici e seguito dai servizi sociali. La polizia è arrivata chiamata dal padre dell’omicida a cui il figlio aveva detto, tornando in camera, di avere appena ucciso lo zio.

La vittima, dopo la prima coltellata al cuore, avrebbe anche cercato di difendersi, visto che ha riportato delle ferite sulle braccia, ma non è riuscito a fermare il nipote che lo ha ucciso con altri fendenti. Il giovane, dopo l’omicidio, non ha cercato di fuggire: i poliziotti lo hanno trovato nell’appartamento ed ora si trova all’ospedale Santa Maria Nuova ricoverato e piantonato dagli agenti.

Gli agenti dovranno ora capire cosa ha scatenato la furia omicida del nipote. Pare che il gesto omicida sia da ricondurre a una discussione fra i due avvenuta la scorsa estate in vacanza. Il 27enne è seguito dal Centro di salute mentale da diversi anni per schizofrenia bipolare ed era attualmente in cura. Sul posto il pubblico ministero Isabella Chiesi, che coordina le indagini, il dirigente delle Volanti Carlo Maria Basile e il capo della squadra mobile Guglielmo Battisti. All’indagato è stato assegnato un avvocato d’ufficio, Tommaso Lombardini. Il fermo è per omicidio volontario. Sabato o lunedì la convalida dell’arresto.