Piazza Prampolini, a Reggio Emilia migliaia di sardine stipate a cantare “Bella Ciao”

23 novembre 2019 | 20:56
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In novemila secondo gli organizzatori e in seimila per la questura. L’invito al Pd: “Adesso non basta scrivere una sardina su Facebook e radunare piazze. Ci aspettano due mesi difficili”

REGGIO EMILIA – In novemila in piazza Prampolini a cantare “Bella Ciao” e l’inno di Mameli, secondo gli organizzatori e in seimila secondo la questura. In ogni caso, al di là dei numeri, la manifestazione di Reggio è stata un successo. La pioggia non ha fermato le sardine reggiane che oggi hanno affollato piazza Prampolini all’insegna dello slogan “Reggio Emilia non si Lega”. Il sindaco di Reggio, su Facebook, ha commentato, a margine di una manifestazione apartitica: “Ancora una volta Reggio Emilia ha scelto da che parte stare”.

In piazza Prampolini erano presenti anche Mattia Santori e gli altri organizzatori della manifestazione bolognese, fondatori del movimento. Applausi per la senatrice Liliana Segre e per Giulio Regeni. “Bisogna resistere”, è stato uno dei messaggi lanciato dagli organizzatori dal palco, rispetto al clima di odio e paura.

Ha detto Youness Warhoui: “Siamo apolitici e apartitici”. E ha chiamato sul palco Mattia Santori che ha aggiunto: “Siamo contenti noi sardine bolognesi di sapere che non siamo soli”. E poi una stoccata alla Borgonzoni: “Da due anni il consenso della Lega viene fatto strumentalizzando migranti, cattolici e cittadini di ogni spese. L’Emilia-Romagna è una terra fertile, ma non per i semi della violenza, dell’odio e della provocazione”.

Poi un invito anche al centrosinistra e in particolare al Pd: “Dove siamo stati in tutti questi anni? Noi abbiamo provato a suonare una sveglia, ma adesso non basta scrivere una sardina su Facebook e radunare piazze. Ci aspettano due mesi difficili”. Al termine è stato suonato l’inno scelto dalle sardine bolognesi per rappresentare il movimento, ovvero, per restare in tema, “Come è profondo il mare”, il brano di Lucio Dalla.