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Quando la mafia lucra sui fondi europei

9 novembre 2019 | 17:12
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Quando la mafia lucra sui fondi europei
Quando la mafia lucra sui fondi europei
Quando la mafia lucra sui fondi europei

Il coraggioso Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi, al Festival della legalità “Noi contro le mafie”

REGGIO EMILIA – Basta la normalità per battere le mafie, basta che ognuno di noi – in famiglia, nello studio, nel lavoro – faccia semplicemente il proprio dovere perché le persone per bene, in questo Paese, sono tante: siamo molti di più dei mafiosi e, se ci uniamo per combatterli, li sconfiggeremo”.

E’ il messaggio che Giuseppe Antoci – promotore in Sicilia nel Parco dei Nebrodi, quando ne era presidente, del protocollo di legalità che prende il suo nome. Protocollo dal 2017 recepito dal nuovo Codice antimafia ed applicato in tutta Italia. Antoci ha parlato questa mattina a un centinaio di studenti del liceo artistico “Chierici”, in occasione della consueta chiusura “invernale” di Noicontrolemafie, il Festival della legalità promosso per il nono anno dalla Provincia di Reggio, con la direzione scientifica di Antonio Nicaso, insieme a 18 Comuni e Regione.

Ai ragazzi, Antoci ha raccontato la propria esperienza di amministratore pubblico “chiamato un giorno a fare una scelta di fronte al vorticoso giro di affari illeciti con cui la mafia si arricchiva, grazie anche ai finanziamenti europei, attraverso l’affitto di terreni agricoli”. Una esperienza anche drammatica, passata attraverso un attentato mafioso, da cui è uscito illeso il 18 maggio 2016 grazie all’auto blindata e all’intervento armato degli uomini della sua scorta.

“Da cinque anni anni, ormai, vivo sotto protezione, la mia casa è presidiata dall’esercito, la mia vita è cambiata”, ha raccontato Antoci, invitando gli studenti a “godervi le piccole cose quotidiane, alle quali magari non date peso, come fare un bagno, giocare a calcetto o andare a cavallo, che da cinque anni mi mancano tantissimo…”.

Antoci nel 2017 è stato nominato Ufficiale al Merito della Repubblica italiana dal Presidente Mattarella “per la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità e nel contrasto ai fenomeni mafiosi” –

All’incontro erano presenti anche rappresentanti delle Forze dell’ordine, il sottosegretario Giammaria Manghi e Rosa Frammartino, coordinatrice di Noicontrolemafie 2019.