Impianto a biogas di Gavassa, via libera del consiglio comunale

4 novembre 2019 | 19:55
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Impianto a biogas di Gavassa, via libera del consiglio comunale

Le opposizioni, che si sono viste rigettare la richiesta di istruttoria, hanno abbandonato l’aula al momento del voto finale. Scontro fra Rinaldi e Cantergiani. Il leghista: “Pacchi di Natale da Iren per voi”. Il capogruppo Pd: “Mai presi regali”. Aguzzoli (M5S): “Conflitto di interesse di Crpa che ha fatto le analisi”

REGGIO EMILIA – Il consiglio comunale ha sostanzialemente dato il via libera, per quel che gli compete, approvando oggi una serie di atti preordinati e necessari alla autorizzazione (quella finale spetterà alla Regione) e realizzazione del nuovo impianto Forsu-Biometano di Reggio Emilia. Lo ha fatto con venti voti favorevoli (i 12 consiglieri delle opposizioni hanno abbandonato l’aula al momento del voto) all’impianto per il trattamento della Forsu a Gavassa che produrrà biogas. In precendenza era stata bocciata, con 20 voti contrari e 12 a favore, la richiesta di istruttoria pubblica avanzata dalle opposizioni con un documento firmato da più di un terzo dei consiglieri comunali.

E’ stato il prologo di una giornata che ha visto la partecipazione, numerosa, dei cittadini che rappresentano i comitati di Gavassa che si battono contro la realizzazione dell’impianto a biogas sul loro territorio. Una discussione che si è svolta con toni pacati (a parte qualche contestazione dopo il voto dalle balconate) e che ha avuto solo un momento di tensione fra il capogruppo del Pd, Gianluca Cantergiani e il consigliere della Lega Nord, Alessandro Rinaldi.

Quest’ultimo, nel suo intervento, ha detto: “Vedremo se prevarranno gli interessi di Iren o quelli dei cittadini di Gavassa. Vedremo se per questa amministrazione contano ancora qualcosa i cittadini di Gavassa o se i consiglieri comunali preferiranno avere il pacco di Natale da Iren”.

Furibonda la replica di Cantergiani: “Mazzette, tangenti o regali da qualcuno non li ho mai presi. Pacchi di Natale non li ho mai ricevuti in vita mia e ognuno si assume la responsabilità di quello che dice. Io non ho mai messo in dubbio la vostra moralità e non permetto che sia messa in dubbio la mia”.

In precedenza il capogruppo della Lega Nord, Matteo Melato, aveva auspicato che passasse la richiesta di istruttoria “per intraprendere un percorso di audizioni in cui saranno affrontate le tematiche legate all’impianto biogas di Gavassa che hanno fatto più discutere”. La capogruppo di Alleanza Civica, Cinzia Rubertelli, aveva invece detto: “Subito dopo questa istruttoria pubblica la maggioranza ha presentato tre delibere che decretano l’avvio del progetto. Questo è quello che avviene a Reggio. Auspico che l’istruttoria venga accolta per aprire un dialogo e un confronto, con pareri di tecnici liberi e neutri rispetto al business dei rifuti, che ci rassicuri sulla bontà dell’impianto e sul fatto che il sito scelto sia il migliore”.

Il capogruppo di Forza Italia, Claudio Bassi, aveva invece aggiunto: “Qui si dovrebbero ringraziare i cittadini e i consiglieri di opposizione, perché si chiede di approfondire i rischi che un grande manufatto di questa portata può causare alla nostra città”.

Fabrizio Aguzzoli, consigliere comunale del M5S, ha invece fatto riferimento a un presunto conflitto di interessi, a suo dire, di Crpa (il laboratorio che ha fatto le analisi per Iren sui campioni che provenivano dal biodigestore di Trento). Ha detto: “Io ho avuto uno scontro con il dottor Piccinini di Crpa che si è sentito offeso, perché ho detto che non esiste una scienza neutrale. Sono andato a fare delle ricerche su Crpa e ho notato che ha una quota dentro al Consorzio italiano biogas (0,06%. ndr) e al Consorzio italiano compostatori (0,1%, ndr). Il Consorzio italiano biogas è un punto di riferimento per tutto il settore. Allora forse il dubbio di un conflitto di interessi c’è”.

Gli esponenti della maggioranza hanno invece cercato di rassicurare i cittadini sulla bontà del progetto. “E’ un impianto innovativo – dice Immagina Reggio, che chiede che sia mantenuto alto il controllo. “Dispiace per quello che sta accadendo con i comitati – ha detto Giacomo Benassi di Più Europa – ma tra i nostri obiettivi c’era quello di ridurre l’impatto ambientale e questo progetto va nella giusta direzione”.