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Giornalista campano denuncia: “Mi hanno sparato in un agguato”

15 novembre 2019 | 19:33
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Giornalista campano denuncia: “Mi hanno sparato in un agguato”

Il giornalista casertano Mario De Michele fa sapere: “Hanno colpito la macchina, centrandola”. Sindacato: vicenda di gravità inaudita

REGGIO EMILIA – Il giornalista casertano Mario De Michele, direttore di Campanianotizie.com, ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di un agguato a colpi di arma da fuoco a Gricignano d’Aversa: ignoti hanno sparato contro di lui dieci proiettili ad altezza d’uomo, sei dei quali hanno centrato la sua macchina. “Si tratta di un episodio di una gravità inaudita che dimostra come il Casertano sia una zona ad altissima densità criminale” scrivono in una nota i vertici di Fnsi, Sugc e il presidente dell’Unci Campania, Sandro Ruotolo.

Secondo quanto afferma il sito Campania Notizie, il giornalista sarebbe “stato raggiunto da alcune persone che hanno esploso 6-7 colpi di pistola. Due di questi all’indirizzo del parabrezza che hanno attraversato l’abitacolo della vettura a pochi centimetri dal giornalista. Nel tentativo di fuga di De Michele i criminali hanno esploso altri 3-4 colpi che hanno mandato in frantumi anche il lunotto posteriore della vettura. Solo il caso ha fatto sì che ne uscisse illeso”.

De Michele tre giorni fa aveva denunciato un altro episodio avvenuto tra Sant’Arpino e Succivo. Due persone a bordo di un motociclo e coperte da casco integrale, lo avrebbero costretto a fermasi e mente uno di loro con una mazza colpiva ripetutamente la carrozzeria dell’auto, l’altro lo costringeva a scendere e lo schiaffeggiava e mentre lo faceva gli gridava: “Per colpa tua il consiglio comunale di Orta è stato sciolto. Ci hai inguaiato. Ora smettila di scrivere sul campo sportivo di Succivo”.

Su entrambi gli episodi indagano i carabinieri del Gruppo di Aversa che stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti e accertare il movente alla base dei due episodi. “Quanto accaduto al giornalista Mario De Michele è gravissimo e non va assolutamente derubricato. Siamo di fronte ad una vicenda preoccupante in cui un giornalista ha rischiato di essere ucciso”. Questo il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella.

“La denuncia di De Michele, su quanto avvenuto nella notte con i proiettili esplosi al suo indirizzo e che segue l’aggressione subita lunedì scorso, delinea in modo crudo ed inequivocabile una escalation di violenza da parte di chi vede nella libertà di informazione un nemico da abbattere. Si tratta di una sfida portata ad uno dei cardini delle società democratiche, che va affrontata, a partire dalle istituzioni, mettendo in campo tutti gli strumenti a tutela di una importante e imprescindibile professione quale quella del giornalista”, aggiunge.

“A De Michele e alla sua famiglia, così come al giornalista de La7 Daniele Bonistalli e all’operatore che era con lui, anche loro aggrediti a Napoli mentre svolgevano il proprio lavoro, va tutta la solidarietà personale ed istituzionale. Bisogna assolutamente rafforzare – conclude Martella – il cordone protettivo attorno ai giornalisti più esposti ed oggetto di continue intimidazioni ed aggressioni. Serve un grande patto istituzionale e sociale per il quale il governo farà la sua parte. E serve un lavoro di forte sensibilizzazione culturale, a tutela del giornalismo”, conclude.

“Hanno sparato per uccidere e fortunatamente non ci sono riusciti. Mario De Michele, direttore di Campania Notizie è scampato ad un agguato in piena regola. Ieri sera, nel casertano, due persone si sono affiancate alla sua auto quando lui era a bordo ed hanno esploso svariati colpi di pistola molti dei quali hanno centrato la vettura. Nei giorni scorsi aveva denunciato aggressioni ed intimidazioni. Si tratta di un pericoloso salto di qualità nelle aggressioni contro i giornalisti. De Michele da tempo si occupa delle infiltrazioni camorristiche nell’area del casertano. Chiediamo alle autorità competenti l’immediata protezione per il collega.” Lo dichiarano Carlo Verna e Ottavio Lucarelli, presidente del Cnog e dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.