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Fondazione Open, tra i reati contestati anche il finanziamento illecito ai partiti

26 novembre 2019 | 19:18
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Fondazione Open, tra i reati contestati anche il finanziamento illecito ai partiti

La Gdf ha perquisito anche gli uffici e le abitazioni dei finanziatori della Fondazione e sta cercando, tra l’altro, le Carte di Credito e i bancomat messi a disposizione dei parlamentari

REGGIO EMILIA – Si allarga l’inchiesta sulla Fondazione Open di Firenze: tra i reati contestati, ora, anche quello di finanziamento illecito ai partiti, oltre a quelli di riciclaggio e traffico di influenze. E’ quanto si apprende mentre la GdF sta eseguendo perquisizioni in varie città. Il finanziamento illecito verrebbe contestato almeno a un indagato, l’avvocato Alberto Bianchi di Firenze, ex presidente della Open, tra i perquisiti di oggi.

Perquisizioni della GdF sono in corso a Firenze e in altre città italiane nell’ambito di sviluppi delle indagini relative all’inchiesta della procura fiorentina sulla Fondazione Open che era stata costituita per sostenere le iniziative politiche dell’ex premier Matteo Renzi. Le perquisizioni sono oltre una ventina e riguardano, secondo quanto si apprende, anche case e uffici di finanziatori della medesima fondazione. L’inchiesta vuole chiarire i rapporti tra la fondazione Open e, appunto, i suoi finanziatori.

Secondo quanto appreso, la Procura, tra i reati contestati nell’inchiesta a vario titolo, considera il riciclaggio, il traffico di influenze e l’autoriciclaggio.

Le Fiamme Gialle, secondo quanto si è appreso, starebbero cercando anche le Carte di credito e i bancomat che sarebbero stati messi a disposizione di parlamentari. I finanzieri, inoltre, sarebbero stati incaricati dalla Procura di trovare documenti – tipo ricevute – relativi a presunti rimborsi spese versati dalla Open ad alcuni parlamentari.

Tra le città dove i finanzieri stanno eseguendo le perquisizioni ci sono Firenze, Milano, Modena, Torino, Bari, Alessandria, Pistoia, Roma, Napoli, Palermo. L’inchiesta sulla fondazione Open – da cui sarebbero scaturite queste perquisizioni – è emersa nel settembre scorso quando a Firenze venne perquisito lo studio dell’avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della Open, indagato per traffico di influenze illecite. Tra i documenti che gli furono sequestrati, ci sarebbero i bilanci della Open e la lista dei finanziatori della fondazione.

La Fondazione Open aveva sostenuto, tra l’altro, anche la Leopolda di Matteo Renzi.