Finti vigili rubano 50mila euro in gioielli a un anziano

23 novembre 2019 | 14:05
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Finti vigili rubano 50mila euro in gioielli a un anziano

Tra gli ori recuperati anche la fede nuziale della defunta moglie. L’ultraottantenne è stato derubato a Reggio da tre finti agenti della polizia municipale poi intercettati dai carabinieri

REGGIO EMILIA – Due malviventi, che indossavano una pettorina della polizia municipale, si sono presentati ieri mattina a casa di un ultraottantenne residente a Reggio Emilia e, spacciando per vigili, sono riusciti ad entrare. Non è ben chiaro se i due abbiano spruzzato lo spray al peperoncino per disorientare l’anziano, ma è certo che l’ottantenne ha trovato la cassaforte aperta svuotata di tutti i preziosi, per un valore di circa 50mila euro, che custodiva, la maggior parte dei quali appartenenti alla moglie defunta.

La fuga dei ladri è terminata dopo qualche ora alle porte di Reggio Emilia dove i carabinieri hanno intercettavano l’auto, un Audi A3, con a bordo tre persone, che alla vista dei carabinieri è fuggita. L’inseguimento che ne è scaturito si è protratto a folli velocità per circa 5 chilometri quando i malviventi hanno abbandonato l’auto e sono fuggiti, fermandosi solo per cercare di nascondere il bottino ai piedi di una pianta.

Durante le ricerche dei tre fuggitivi i carabinieri hanno trovato la refurtiva. Nell’auto, invece, hanno trovato tutto il materiale usato dalla banda per compiere analoghi colpi ai danni agli anziani. Nelle mani dei carabinieri, che hanno restituito i preziosi rubati all’anziano, anche altri monili in oro la cui provenienza ora è al vaglio dei militari. Da qui l’appello a chi avesse subito analoghi furti di preziosi: denuncia alla mano potranno presentarsi ai carabinieri di Quattro Castella per le operazioni relative al riconoscimento e alla restituzione della refurtiva.

L’auto è stata sequestrata. Sul mezzo, sugli attrezzi da scasso e su tutto il materiale recuperato i carabinieri hanno rilevato le impronte digitali che verranno inviate al Ris di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.