Elezioni, Bonaccini recluta i sindaci: “Aiutatemi a vincere”

13 novembre 2019 | 16:34
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Elezioni, Bonaccini recluta i sindaci: “Aiutatemi a vincere”
Elezioni, Bonaccini recluta i sindaci: “Aiutatemi a vincere”
Elezioni, Bonaccini recluta i sindaci: “Aiutatemi a vincere”

Ben 204 primi cittadini riuniti in fiera a Bologna: “Noi abbiamo un progetto per l’Emilia-Romagna, loro devono mandare a casa Conte”

REGGIO EMILIA – Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, mobilita i sindaci per battere la Lega alle regionali del 26 gennaio. Con un evento organizzato questa mattina alla Fiera di Bologna (lo stesso padiglione ‘affittato’ dalla Regione per poter tenere a Bologna le prime fasi del processo Aemilia) i 204 primi cittadini firmatari dell’appello pro-Bonaccini hanno lanciato coralmente la campagna per il suo bis. Nei due terzi dei municipi, alcuni dei quali amministrati da giunte non di centrosinistra, il governatore conta di avere cosi’ un sostegno credibile per contrastare la campagna della Lega.

“Chiedo loro una mano – spiega lo stesso Bonaccini – a costruire non solo un progetto, ma anche la campagna elettorale. So quanto la Regione possa apparire un ente lontano, con il loro aiuto sara’ piu’ semplice fare capire quale sia la posta in gioco”. Non cioe’ un voto nazionale o ‘di pancia’ ma basato sulle cose viste negli ultimi cinque anni nell’amministrazione locale. Su questo fronte Bonaccini confida di vedere marcate le differenze con la Lega di Lucia Borgonzoni.

Sintetizza Bonaccini: “Noi abbiamo un progetto per l’Emilia-Romagna, loro devono mandare a casa Conte. Io se anche non saro’ eletto rimarro’ qui, non so se la mia avversaria puo’ prendersi questo impegno. Sicuramente non Salvini. Stiamo giocando due partite diverse, per gli altri l’Emilia-Romagna e’ solo aggiungere una bandierina”.

Il democratico sottolinea anche la scelta della location, appunto l’ex aula di Aemilia, il processo alla ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, “perche’ i problemi non si affrontano ne’ occultandoli ne’ declamandoli”. Il tenore della mattinata, a cui fa lo sfondo una grande mappa della regione, e’ chiaro fin dall’intervento di Alice Parma, giovane sindaco di Sant’Arcangelo di Romagna scelta come speaker: “Le regionali non possono essere un referendum sul Governo nazionale”. Parla anche il sindaco di Parma, l’ex M5s Federico Pizzarotti e leader di Italia in Comune. “Sono qui a livello personale per Stefano Bonaccini- precisa- una persona che c’e’ sempre stata, senza filtri e senza segreterie, anche prima di diventare presidente.

Anche se il Pd a Parma e’ all’opposizione”. Il primo cittadino di Modena, Giancarlo Muzzarelli, punta il dito contro Matteo Salvini, che “racconta balle”. “Io e il sindaco di Carpi- dice- aspettiamo ancora una sua chiamata e da’ dati sbagliati sulla sicurezza solo per fomentare odio”. Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro ed esponente di Italia viva, cita i nidi gratis, diventati realta’ “grazie all’intelligenza e alla sensibilita’ della Regione”. “Abbiamo un welfare che nessuna regione amministrata dalla Lega ha”, sottolinea poi. Ma gli applausi dei colleghi li incassa il sindaco di Cesena Enzo Lattuca: “Chi dice di voler liberare l’Emilia-Romagna offende i cittadini – afferma – Non lasceremo che questa regione venga amministrata da chi non la conosce”.

Dice il sindaco di Reggio, Luca Vecchi: “Stiamo proponendo un progetto sul futuro, francamente gli altri non li vedo nemmeno in campo. Nel centrodestra c’e’ una candidata che non parla, fa parlare il suo leader nazionale e penso che questo non sia un messaggio di rassicurazione, di affidabilita’ sul governo di una delle piu’ importanti regioni d’Europa”.