Cgil, un recital contro la violenza sulle donne

23 novembre 2019 | 13:19
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Cgil, un recital contro la violenza sulle donne

REGGIO EMILIA – La Cgil di Reggio Emilia, per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne – che ricorre il 25 novembre – ha scelto quest’anno di affrontare il tema attraverso uno spettacolo teatrale, “Amorosi assassini” di e con Valeria Perdonò, con l’accompagnamento musicale del cantautore Rocco Rosignoli. Il recital è andato in scena ieri pomeriggio alla Camera del Lavoro, davanti a un pubblico molto numeroso.

Musica, cronaca, poesia. Una drammatica attualità messa a nudo con ironia, partendo dalla storia vera di Francesca Baleani che, quasi uccisa dal suo ex marito, si è salvata per miracolo ed è riuscita a cominciare una nuova vita. Una rappresentazione volta a interrogare più che a dare risposte, per aprire una riflessione collettiva. Allo spettacolo è seguita una tavola rotonda con Elena Strozzi, della segreteria Cgil, Silvia Iotti, presidente dell’associazione “Nondasola” e Ethel Carri, avvocata e co-fondatrice della Casa delle Donne a Reggio Emilia.

Ethel Carri nel suo intervento ha manifestato preoccupazione e allarme per la fase di regressione che vive oggi il nostro Paese rispetto ai diritti delle donne, nonostante le norme giuridiche a tutela; L’avvocata ha evidenziato il calvario delle donne che denunciano le violenze subite, percorsi che ledono ulteriormente la loro dignità e che troppo spesso non trovano risposte adeguate da parte delle Istituzioni, della politica e del sistema giudiziario.

Silvia Iotti ha sottolineato l’aumento del numero di donne che si rivolgono al centro antiviolenza dove intraprendono un percorso difficile, sostenute anche dalla forza che ricevono dalle operatrici e dalle “compagne di viaggio”. L’obiettivo che l’associazione si propone è quello di portare all’esterno una richiesta forte di cambiamento, attraverso una scelta di militanza che si rinnova continuamente e che interroga tutte e tutti.

Elena Strozzi ha rimarcato l’importanza del proporre questo spettacolo all’interno delle scuole, come progetto formativo che educhi alla corretta lettura di stereotipi e pregiudizi, ancora molto radicati nel sentire e nel linguaggio comune. Lo spettacolo induce inevitabilmente ad una riflessione sul “cosa” debba esserci alla base di una corretta relazione uomo-donna, per promuovere quel cambiamento culturale senza il quale anche le norme rischiano di essere inefficaci.

La Cgil e Nondasola hanno colto inoltre l’occasione per esprimere il loro sostegno all’associazione femminista “Non una di meno Reggio Emilia” che ha dato vita alla Casa comune delle donne, auspicando che si trovi una soluzione che possa garantire loro una sede che permetta così la continuità dell’esperienza fin qui realizzata. Esperienza che costituisce uno stimolo e un arricchimento culturale per tutta la comunità.