Canossa, al via il restauro del castello

6 novembre 2019 | 14:47
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Canossa, al via il restauro del castello

Da azienda Sicem Saga oltre 100mila euro per gli interventi. Una residente: “Era meglio che si attivasse per ridurre l’inquinamento ambientale”

CANOSSA (Reggio Emilia) – Il famoso castello di Matilde di Canossa sara’ piu’ sicuro e visitabile con nuovi percorsi. Merito di Sicem Saga, azienda reggiana leader nella produzione di carta, che ha deciso di finanziare il restauro del monumento devolvendo 105.000 euro all’associazione culturale del territorio che ne promuove la valorizzazione. Il finanziamento arriva attraverso il meccanismo dell’Art Bonus del ministero dei Beni culturali.

In particolare, i primi interventi saranno rivolti al consolidamento dell’arco di ingresso e delle strutture adiacenti, alla sistemazione delle barriere paraneve sul tetto, delle strutture per lo scarico delle acque piovane ed alla realizzazione di nuovi percorsi di visita. Tutti i progetti saranno sottoposti ad autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la citta’ metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in accordo con il Polo museale dell’Emilia Romagna.

“Crediamo che per il paese di Canossa e per tutta la Provincia di Reggio Emilia il castello di Matilde rappresenti un potenziale artistico e turistico con un grande indotto ancora inespresso”, spiegano i titolari di Sicem Saga Filippo e Savino Gazza. “La nostra – continuano – non e’ un’operazione di marketing perche’ il nostro non e’ un prodotto di largo consumo. Crediamo pero’ fermamente che un’attivita’ produttiva, se gestita eticamente, possa contribuire in modo determinante all’occupazione, allo sviluppo del territorio e al benessere dei cittadini”.

C’è però chi la pensa diversamente. La signora Renza Bergmaschi, a nome di altri cittadini, ha inviato un mail al nostro giornale in cui lamenta che “con riferimento alla notizia in oggetto a nome di tanti cittadini di Canossa sono a puntualizzare che avrei preferito che la ditta in questione avesse destinato l’importo della donazione per ridurre l’inquinamento ambientale che da decenni sta causando con la sua produzione al centro del paese”.