Economia |
Economia
/

Bellacoopia University, fare cooperativa innovando

13 novembre 2019 | 14:43
Share0
Bellacoopia University, fare cooperativa innovando

Lezioni, testimonianze, visite e laboratori: al via la settima edizione del corso di Legacoop Emilia Ovest in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia

REGGIO EMILIA – Si rinnova l’appuntamento con Bellacoopia Univesity, progetto promosso da Legacoop Emilia Ovest in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, giunto alla settima edizione. Si è tenuto ieri in un’Aula Magna gremita, il primo appuntamento con la lectio magistralis del prof. Mario Mazzoleni su “La cooperazione tra valori, strategie, mercato”, alla presenza del Prorettore Giovanni Verzellesi e del presidente Legacoop, Edwin Ferrari.

“L’iniziativa si propone di trasmettere ai giovani” – ha dichiarato la responsabile Daniela Cervi di Legacoop, presentando il percorso – “i valori di socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile, attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa. Negli anni abbiamo coinvolto centinaia di studenti avvicinandoli a un modello di impresa sempre attuale che valorizza lo spirito di iniziativa e la collaborazione”.

I Dipartimenti ammessi alla partecipazione sono cinque: Comunicazione ed Economia, Educazione e Scienze Umane, Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Scienze della Vita, Economia Marco Biagi.

Bellacoopia University si sviluppa da novembre a maggio con incontri di approfondimento sul modello d’impresa cooperativa, testimonianze da parte di manager di imprese di rilevanza nazionale e internazionale, workshop e attività laboratoriali. Il workshop in particolare ha l’obiettivo di offrire spunti concreti di attuazione del modello cooperativo. In questa fase interverranno alcune imprese leader nei propri settori di attività che lanceranno le “sfide” agli studenti, suddivisi in gruppi interdipartimentali e chiamati a sviluppare soluzioni innovative, efficaci e sostenibili attraverso la costruzione di un project work. Agli studenti partecipanti verranno riconosciuti 6 CFU.

“Il successo di adesioni a questo progetto” – ha sottolineato il presidente Ferrari – “testimonia l’interesse verso la forma di impresa cooperativa, un modello che deve competere nel mercato tenendo salde le sue specificità basate sulla persona e sul passaggio intergenerazionale. Ci auguriamo di affiancare giovani intenzionati a mettere a frutto le loro competenze in una startup”.