Scuola, giro di vite su droga tra studenti

14 ottobre 2019 | 15:16
Share0
Scuola, giro di vite su droga tra studenti

La Municipale aumenta i controlli: in settembre18 ragazzi segnalati come assuntori di stupefacenti, di cui sette minorenni, e due denunciati per spaccio

REGGIO EMILIA – Giro di vite nelle scuole di Reggio Emilia sul contrasto e la prevenzione dell’uso di droga tra gli studenti. Con l’inizio dell’anno scolastico, infatti, e’ partito anche il progetto “scuole sicure”, realizzato da Comune e Prefettura e finanziato con 61.000 euro dal ministero dell’Interno, che coinvolge in particolare tre scuole del centro storico reggiano (il liceo classico “Ariosto”, quello artistico “Chierici” e l’istituto tecnico “Scaruffi Levi”).

I risultati dei controlli effettuati dalla Polizia locale in settembre sono gia’ rilevanti: 18 ragazzi segnalati come assuntori di stupefacenti, di cui sette minorenni, e due denunciati per spaccio. In dettaglio, sono tre le azioni previste dal progetto: un rafforzamento delle telecamere di videosorveglianza nelle vie adiacenti alle scuole con 30 nuovi dispositivi, un potenziamento dei controlli della Polizia locale che agira’ in divisa e in borghese, in varie fasce orarie e con l’ausilio di un’unita’ cinofila (almeno due volte alla settimana), e infine una campagna informativa, con anche incontri all’interno delle scuole, per sensibilizzare sul tema della droga i circa 20.000 studenti reggiani delle scuole superiori.

“Abbiamo esteso i controlli anche a scuole che non rientrano nel progetto e ad alcuni specifici luoghi di ritrovo degli studenti come parchi, fermate dell’autobus e stazione”, sottolinea il comandante della Polizia locale Stefano Poma, perche’ “in alcuni casi abbiamo riscontrato studenti che, invece di entrare a scuola, si ritrovano per assumere stupefacenti”. Addirittura, aggiunge il comandante, “alcuni arrivano la mattina presto da altri Comuni (come Modena) a questo scopo”.

Secondo Poma (che puntualizza come le sostanze utilizzate siano soprattutto hascisc e marijuana, ma anche cocaina), a fare la vera differenza sara’ pero’ la parte educativa del progetto poiche’ “anche le telecamere sono uno strumento utile che ci aiuta a fare il nostro lavoro, ma la repressione e il contrasto sono in qualche caso utili e in qualche caso no, mentre parlare e confrontarsi con gli studenti e’ utile sempre”.

Conferma Domenica Tassoni, dirigente scolastica dello “Scaruffi-Levi”: “Il controllo non e’ mai efficace se fine a se stesso, ma se porta ad un confronto con gli studenti e i loro genitori, per mettere i ragazzi davanti alle loro responsabilita’”. Per l’assessore alla Scuola Raffaella Curioni “fare piu’ controlli significa anche rendere piu’ sicure alcune parti della citta’, ma siamo convinti che la prevenzione e la formazione siano tratti altrettanto fondamentali di questa iniziativa”. Interviene infine anche la vicepresidente della Provincia Ilenia Malavasi, che nell’ente ha la delega all’Istruzione, ricordando che “da tempo la Provincia lavora per il contrasto alle droghe tra i giovani, per esempio installando telecamere nel polo di via Makalle’ (uno dei piu’ grandi della citta’, ndr)”.