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“Impianto biogas di Gavassa, uno scempio per la democrazia”

26 ottobre 2019 | 18:11
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“Impianto biogas di Gavassa, uno scempio per la democrazia”

I Comitati: “I tre sindaci hanno tenuto, a sorpresa, una conferenza stampa “pubblicitaria” a fianco di Iren al tecnopolo di cui nessuno nei tre Comuni e nei tre consigli comunali era al corrente, dando per approvato il progetto”

REGGIO EMILIAVenerdì è andato in onda a nostro avviso uno scempio alla democrazia compiuto da chi amministra la nostra città. I tre sindaci hanno tenuto, a sorpresa, una vergognosa conferenza stampa “pubblicitaria” a fianco di Iren al tecnopolo di cui nessuno nei tre Comuni e nei tre consigli comunali era al corrente, dando per approvato il progetto.

Tutto questo prima che la discussione sulla megacentrale Forsu Biogas arrivasse al pomeriggio in consiglio comunale, prima della votazione per la variante urbanistica, prima dell’approvazione del progetto in capo alla Regione e rifiutando in maniera anche strafottente qualsiasi appello a una forma di responsabilità politica posto da cittadini e comitati.

Al pomeriggio in Commissione Ambiente i consiglieri di tutti i partiti di opposizione sono stati concordi nell’esprimere forte contrarietà al progetto e in particolare nel sollevare perplessità sugli impatti sulla salute dei cittadini e sui danni possibili al Parmigiano Reggiano e sollevato grosse obiezioni (evidenziate da sempre da noi Comitati) sul metodo utilizzato dai sindaci che li ha portati alla scelta di non prendere un decisione cautelativa per i cittadini: in particolare sul non voler considerare ritenendola a priori infondata tutta quella consistente e autorevole parte di Scienza (Prof. Tamino, Medici Internazionali per l’Ambiente) che ritiene pericoloso il progetto per l’aria della nostra città e per la nostra salute.

Il sindaco Vecchi non ha mai consentito un confronto pubblico con l’azienda, non ha mai spiegato nei mesi scorsi il progetto alla città di Reggio pesantemente coinvolta dagli impatti potenziali (a parte qualche slogan di pubblicità in stile dipendente di Azienda), né è mai venuto a Gavassa a confrontarsi con gli abitanti locali (e ha dichiarato che non ce ne sarà bisogno): anche la Chiesa nelle parole del vescovo della nostra città aveva espresso richiesta di ascoltare le aspettative dei cittadini di Gavassa.

Persino uno dei tre sindaci (quello di S.Martino in Rio) che lo hanno accolto e ieri “sponsorizzato” dicendosi (gli unici) improvvisamente certi della sua sicurezza per i cittadini e il Parmigiano Reggiano, un mese fa esprimeva pubblicamente sui giornali perplessità sul progetto proprio per gli impatti sulla salute degli abitanti che rappresenta ed infatti è stato quello a cui Iren ha proporzionalmente fatto arrivare più denari come scritto negli accordi territoriali, nero su bianco.

Della posizione contraria alla centrale Biogas degli agricoltori e della protesta di oltre 100 aziende agricole (tantissime per la nostra piccola città) e 150 trattori nella manifestazione dello scorso sabato sapete già, come dell’appoggio alla battaglia dei Comitati da parte dei giovani dei Friday for future scesi in migliaia in piazza per difendere i temi legati all’emergenza climatica.

Complimenti sindaci per aver ascoltato tutti questi appelli, rappresentativi anche di buona parte dei vostri elettori: come diceva il marchese del Grillo “io sono io e voi non siete un….”. Il conflitto d’interessi (tema tanto caro in passato alla parte politica rappresentata dalla nostra Amministrazione) del ruolo del sindaco che deve prende decisioni per la collettività su un progetto presentato da un’azienda di cui è anche terzo azionista e di cui ha ruolo politico chiave sulle nomine dei consiglieri e addirittura di coordinatore del patto di sindacato di controllo non ci fa stare certo tranquilli.

Noi davanti a questo ennesimo atto di negligenza politica, amministrativa e ambientale siamo con gli agricoltori inferociti e il Consorzio del Parmigiano che non firmerà nessun protocollo di intesa su un progetto che va a minare il futuro del disciplinare della DOP più antica del mondo.