Politica

“Educazione civica migranti”, scontro istituzionale su frasi questore

17 ottobre 2019 | 22:07
Share0
“Educazione civica migranti”, scontro istituzionale su frasi questore

I sindacati e una consigliera Pd: “Frasi discriminatorie, certe lezioni servono a tutti i ragazzi”

REGGIO EMILIA – E’ scontro istituzionale a Reggio Emilia sui migranti. Ad accendere le polemiche sono state alcune dichiarazioni del questore Antonio Sbordone che, come riportato dalla Gazzetta di Reggio, ha lanciato durante un incontro organizzato dal Rotary club l’idea di avviare percorsi di formazione alla conoscenza della legislazione italiana dedicati ai figli dei migranti a partire dai sei anni che, diversamente, “non hanno la possibilita’ di apprendere in famiglia alcune regole di educazione civica” e “potrebbero aderire a gruppi di sbandati causando danni a se stessi e agli altri”.

Affermazioni contro cui si e’ sollevata la consigliera comunale del Pd Marwa Mahmoud, che su Facebook ha scritto: “L’educazione civica caro questore andrebbe promossa, tra i banchi di scuola, per tutti i bambini senza alcuna discriminazione. E rispetto a questa sua dichiarazione attendo delle scuse, disponibile ad incontrarla per dialogare e farle conoscere il volto orgoglioso di una figlia di migranti”.

Insorgono anche Cgil, Cisl e Uil, che dicono: “Riteniamo queste affermazioni, se confermate, estremamente gravi e inaccettabili, perche’ fortemente discriminatorie, nonche’ infondate, in quanto se si ravvede la necessita’ di una formazione specifica ai ragazzi di una certa fascia di eta’ questa va certamente pensata per tutti i ragazzi e non in base alla provenienza della struttura familiare”.

Queste “distinzioni – continuano i sindacati – oltre che ingiuste e aggravate dal ruolo istituzionale ricoperto da chi le ha espresse, rischiano di andare ad alimentare un clima di diffidenza e intolleranza che non dobbiamo sottovalutare ne tacere”. Sulle proprie dichiarazioni il questore e’ quindi intervenuto a precisare che “qualsiasi accostamento a posizioni discriminatorie, divisive o escludenti e’ privo di ogni legame con la realta’”, confermando la proposta, e spiegandone l’obiettivo: “Tutelare i giovani immigrati nel segno della realizzazione di quell’uguaglianza sostanziale che e’ uno dei perni della nostra Costituzione”. Esprimendo “rammarico per l’involontario turbamento suscitato”, Sbordone incontrera’ domani mattina la consigliera Mahmoud (Fonte Dire).