Caso Bibbiano, scintille in consiglio comunale a Reggio

14 ottobre 2019 | 19:02
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Caso Bibbiano, scintille in consiglio comunale a Reggio

Ad accendere lo scontro una mozione di Bassi (Fi), bocciata, che chiede di appendere sulla facciata del municipio uno striscione con la scritta “verita’ per Bibbiano” al posto di quello presente sul caso Regeni

REGGIO EMILIA – Scintille in Consiglio comunale a Reggio Emilia sul tema degli affidi dei minori. Ad accendere lo scontro e’ una mozione depositata dal capogruppo di Forza Italia Claudio Bassi – respinta dalla maggioranza con 22 voti contrari, sei a favore, e le astensioni di Paola Soragni (M5s) e Cinzia Rubertelli (Alleanza civica) – per appendere sulla facciata del municipio uno striscione con la scritta “verita’ per Bibbiano” al posto di quello presente sul caso Regeni. Un documento, puntualizza Bassi, che non sottende “alcuna strumentalizzazione”.

Infatti, ribadisce il capogruppo azzurro, “nessuno ha mai attribuito responsabilita’ al Pd o al sindaco di Bibbiano. La ratio di questa mozione e’ quella di tenere alta l’attenzione sul tema della tutela dei minori e della riforma del processo minorile, chiesto in tutta Italia da giuristi di tutti gli schieramenti”. Secondo Bassi quindi “il quadrato fatto dal Pd e’ incomprensibile”.

L’assessore al Welfare Daniele Marchi, annunciando che il 23 ottobre e’ convocata in municipio una commissione sul tema degli affidi dei minori (“e forse non sara’ l’unica”), afferma: “Direi di appendere un simile striscione non solo sul municipio, ma anche sul teatro Valli, sui ponti di Calatrava, e in tutti i balconi. Noi siamo i primi a chiedere verita’ per Bibbiano, ma anche per tutto il resto, sui cui in questi mesi e’ stato detto tutto, ma non la verita’”.

Continua Marchi: “E’ vero che il sindaco Andrea Carletti e’ indagato, ma non e’ vero che e’ un orco, cosi’ come non e’ vero che il sistema degli affidi e’ ‘malato’ come ha confermato il presidente del tribunale dei minori di Bologna”. E ancora, dice l’assessore, “e’ vero che oggi noi faremo piu’ fatica a tutelare i nostri bambini perche’ la strumentalizzazione politica e mediatica ha messo gli assistenti sociali sotto una pressione inedita e calano le richieste di famiglie affidatarie”.

Lo ribadisce il capogruppo del Partito democratico Gianluca Cantergiani, lui stesso padre affidatario, che sottolinea: “C’e’ una inchiesta in corso. Se continuiamo a soffiare sul fuoco andiamo ad interrompere il flusso di un servizio che va a incidere sul tessuto sociale e le conseguenze le pagheremo tutti”.

Matteo Melato, capogruppo della Lega, specifica invece che “lo slogan ‘parlateci di Bibbiano’ fa riferimento alle tante famiglie coinvolte con i servizi sociali che non sono state ascoltate in questi anni. E’ un dovere politico e morale di trasparenza per tutti i cittadini italiani e nell’interesse proprio di quelli di Bibbiano”. Cinzia Rubertelli (Alleanza civica) e Paola Soragni (M5s) ritengono “poco utili” gli striscioni, e anzi controproducenti rispetto ad una “vicenda molto delicata”, dice Rubertelli.