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Canile di Cella, esposto di Stella Borghi contro il Comune

10 ottobre 2019 | 18:47
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Canile di Cella, esposto di Stella Borghi contro il Comune

Segnalazione a guardia di Finanza su appalti e Iva struttura

REGGIO EMILIA – Nella querelle sollevata dall’animalista Stella Borghi sul canile municipale di Reggio Emilia si apre un nuovo capitolo. La presidente degli Amici della Terra, come aveva annunciato, ha presentato lo scorso 26 luglio un esposto alla Guardia di finanza contro il Comune, accusato di non aver seguito le prescrizioni del decreto legislativo 50, che dal 2016 obbliga a indire gara d’appalto sulle gestioni di canili e oasi feline.

L’accusa all’amministrazione e’ inoltre quella di non aver versato l’Iva, diversamente da quanto avviene in altre province e nella Bassa reggiana da parte dei 14 Comuni serviti dal canile di Novellara, per le attivita’ svolte nella struttura di villa Cella, gestita in convenzione dall’Enpa e che nel 2018 ha ospitato 123 cani. L’argomento e’ stato ieri sera all’ordine del giorno della prima commissione Territorio-Ambiente, dove davanti ad una numerosa platea di cittadini che assistevano, il Comune ha ribadito le sue ragioni.

In particolare, rispetto alla gestione del canile e’ stato annunciato che, essendo scaduta il 30 settembre la convenzione in essere con l’Enpa, e’ gia’ stato pubblicato un nuovo bando “ponte” per la gestione, il cui termine per presentare offerte e’ scaduto alle 12 di oggi. La convenzione con il soggetto vincitore avra’ durata fino al 30 giugno 2020, quando scadra’ quella in essere per il gattile, contiguo al ricovero dei cani, in modo da agevolare nella gara successiva la presenza di un unico gestore per entrambi.

In merito all’Iva, invece, viene rimarcato che, essendo l’attivita’ di accudimento dei cani svolta a titolo gratuito, non vengono emesse fatture su cui applicare l’Iva. Il Comune versa invece all’Enpa un rimborso spese. L’amministrazione, infine, ha gia’ stanziato 90.000 euro per l’ammodernamento strutturale del canile. Intanto secondo Marco Catellani, veterinario ed esperto di benessere animale, il bando dovrebbe essere revocato in autotutela per alcuni “errori materiali oggettivi”.

Il professionista, candidato alle ultime elezioni amministrative nelle liste di Forza Italia, sostiene poi in un video su Facebook che ci siano delle “non conformita’ che compromettono il benessere degli animali e anche quello ambientale”, tali da configurare il reato di maltrattamento di animali. Per Catellani, insomma, il canile va “chiuso e ristrutturato”. Per fare luce sugli affidamenti del canile anche degli anni scorsi la consigliera di Alleanza civica Cinzia Rubertelli ha presentato circa un mese un accesso agli atti, a cui pero’ non e’ ancora stata data risposta (Fonte Dire).