Rebus manovra, ritocchi Iva o stretta su sconti

28 settembre 2019 | 19:32
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Rebus manovra, ritocchi Iva o stretta su sconti

Collegati famiglia e banca di investimenti, spinta sul cuneo. Zingaretti: “50 miliardi in 15 anni per progetti verdi”

REGGIO EMILIA – Rebus manovra nell’anti-vigilia del Cdm per l’aggiornamento del Def. L’asticella del deficit varia tra 2,1 e 2,2%, con il sogno 2,3, cioè tra 11 e 13 miliardi di flessibilità dall’Ue. Mentre il governo punta a raccogliere risorse o da ritocchi alle aliquote Iva o da una stretta sugli sconti fiscali. Almeno un miliardo dai tagli ai ministeri. Tra i collegati quelli su famiglia e banca pubblica per gli investimenti. Il Pd spinge per il taglio del cuneo. Zingaretti chiede 50 miliardi di euro in 15 anni per investimenti nell’economia verde. Il governatore Visco avverte: “Le misure della Bce sono adeguate, la prudenza è controproducente. Agire sulla spesa, aumentare gli investimenti e ridurre il peso del fisco”.

“Vale per l’Iva ciò che, in generale, vale per tutto il nostro sistema fiscale: non servono aliquote legali più elevate a carico dei contribuenti in regola, ma contrasto e recupero di evasione ed elusione, giusto il principio, richiamato dal Presidente Conte, del ‘pagare tutti per pagare meno'”.

Lo afferma Confcommercio in una nota. Secondo l’associazione, i fondamentali della questione “restano pochi e chiari: l’economia del nostro Paese è ormai da tempo sostanzialmente in una condizione di crescita zero e richiede una riduzione netta della pressione fiscale complessiva; sarebbero dunque errate tanto scelte di incremento delle aliquote Iva con un impatto economico certamente recessivo, quanto operazioni di scambio compensativo tra più imposte indirette e meno imposte dirette con un impatto fiscalmente regressivo; la diffusione della moneta elettronica va sicuramente perseguita attraverso la riduzione di costi e commissioni e può essere incentivata attraverso stimoli fiscali a vantaggio di consumatori ed imprese senza la necessità di fare ricorso ad indiscriminate tasse sul contante”.