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Querela Carletti a Di Maio, la Cersosimo: “Spero sia uno scherzo”

19 settembre 2019 | 17:58
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Querela Carletti a Di Maio, la Cersosimo: “Spero sia uno scherzo”

La consigliera pentastellata della Val d’Enza: “Non ne vedo la ragione”

REGGIO EMILIA – “Stiamo scherzando spero”. L’esponente reggiana del M5s Natascia Cersosimo commenta cosi’ la notizia della querelapresentata dal sindaco di Bibbiano Andrea Carletti alla Procura di Reggio Emilia, contro gli autori di 147 post e mail dal contenuto ritenuto offensivo o minatorio nei suoi confronti, tra cui anche anche Luigi di Maio. A prendere le difese del leader 5 stelle non e’ un’attivista qualsiasi, ma la capogruppo del Movimento 5 Stelle nell’Unione dei Comuni della Val d’Enza, (candidata a sindaco di Cavriago alle ultime amministrative), che per prima aveva segnalato le irregolarita’ sugli affidi minorili oggi sotto la lente della Procura di Reggio nell’inchiesta Angeli e Demoni.

Un anno fa, quando venne chiesto di varare una maggiore spesa di 200.000 euro per i centri accoglienza dei minori, Cersosimo chiese i documenti trovandosi di fronte numeri da capogiro. Oltre cento minori dati improvvisamente in affidamento, dal 2016 fino a meta’ 2018, dai servizi sociali della Val d’Enza, mentre nel 2015 gli affidi erano zero. I costi per le psicoterapie erano invece esplosi dai 6.000 euro del 2015 ai 31.000 del 2017, fino ai quasi 27.000 del primo semestre 2018.

Quanto al post incriminato di Di Maio, diffuso su Facebook a meta’ luglio, prima della crisi di Governo e del patto coi dem, c’era scritto: “Col Pd non voglio avere niente a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati a altre famiglie, con il sindaco Pd che e’ coinvolto in questo, non voglio avere niente a che fare”. Dunque, domanda Cersosimo, il sindaco Carletti “querela Di Maio per cosa? Per aver detto che e’ un sindaco del Pd? Per aver detto che e’ indagato in un’indagine in cui strappavano i bambini ai genitori? O per aver usato il termine ‘elettroshock’ dopo averlo sentito in tutti i tg e dall’Ansa? Stiamo scherzando spero”.