Iren aumenterà il dividendo del 10 per cento l’anno

26 settembre 2019 | 10:54
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Iren aumenterà il dividendo del 10 per cento l’anno
Iren aumenterà il dividendo del 10 per cento l’anno
Iren aumenterà il dividendo del 10 per cento l’anno

Nel piano 2019-2024 la multiutility emiliana conferma la politica sulle cedole e per il 2019 punta a distribuire 9,2 centesimi per azione, +10% sul 2018, con un incremento analogo nei prossimi anni per arrivare a 14,9 centesimi nel 2024. Aumento annuo dell’ebitda del 3,6%. Investimenti per 3,3 mld

REGGIO EMILIA – Iren ha predisposto il nuovo Piano Industriale 2019-2024 con un margine operativo lordo atteso di 1,07 miliardi di euro a fine periodo, pari a 200 milioni in più rispetto al 2018. Lo annuncia il Gruppo operativo a Torino, Vercelli, Genova, La Spezia, Piacenza, Parma e Reggio Emilia e nelle relative province. Gli investimenti previsti salgono da 3 a 3,3 miliardi di euro e l’utile atteso al 2024 è pari a 300 milioni. Quanto al dividendo, salirà del 10% annuo a partire dal 2019, con una cedola di 9,2 euro per azione (14,9 €c/azione nel 2024).

Renato Boero, Presidente del Gruppo, ha detto: “Il piano industriale appena approvato manifesta l’intenzione del Gruppo di perseguire nel track record di crescita dimostrato negli ultimi anni, incrementando ulteriormente gli investimenti (+86% rispetto al piano del 2015), con importanti ricadute sui territori in cui operiamo in termini di creazione di valore. L’attenzione ai territori e alle comunità è evidente anche nella qualità degli investimenti pianificati dei quali 2 miliardi di euro sono destinati a progetti con impatti positivi in termini di sostenibilità ambientale e sociale. Ci vogliamo porre come soggetto abilitatore allo sviluppo dei territori serviti, aiutandoli ad affrontare le sfide di sostenibilità economica, energetica e ambientale e i nuovi scenari di innovazione nei servizi”.

Per quanto riguarda l’Emilia, il Piano Industriale al 2024 di Iren prevede: 2 impianti di trattamento dei materiali raccolti in maniera differenziata, 1 biodigestore a Reggio Emilia che tratterà la frazione organica producendo biometano, 1 impianto di selezione e separazione della carta/plastica a Parma, 1 nuovo depuratore a Monticelli Terme in provincia di Parma e 3 nuovi sistemi di storage calore per favorire l’ampliamento delle volumetrie riscaldate attraverso il teleriscaldamento.

Complessivamente, il Piano Industriale di Iren al 2024 prevede che il 96% dei 3,3 miliardi di investimenti previsti sia realizzato nei territori di riferimento del Gruppo. In arco piano, Iren investirà quindi 720 euro per ciascun abitante servito, con un incremento del 39% rispetto al periodo 2014-2019 e conseguenti benefici in termini di servizi erogati.

Un impatto sul territorio che particolarmente sarà significativo anche alla luce della prevista crescita del personale (tasso di turnover positivo) e dell’indotto generato in termini di occupazione indiretta (+14%).

Un’attenzione importante sarà data alla sostenibilità, ambito in cui sono previsti 2 miliardi di investimenti che porteranno a un incremento del 35% dei veicoli elettrici, a una riduzione del 5% delle perdite idriche, a un aumento dell’8% della percentuale della raccolta differenziata, a 1 milione di contatori elettronici installati su gas, acqua, energia elettrica e a 200 milioni di euro di investimenti nell’efficienza energetica.

Massimiliano Bianco, amministratore delegato del Gruppo, ha aggiunto: “Il Piano Industriale 2019-2024 conferma l’impostazione strategica attuata negli ultimi anni, convalidandone i pilastri industriali di centralità e valore del cliente, transizione energetica, sostenibilità delle risorse e rivoluzione tecnologica. L’obiettivo del piano è quello di rafforzare il profilo industriale del Gruppo investendo nella crescita, nell’efficienza dei processi e nell’eccellenza operativa al fine di mantenere un ruolo centrale nel percorso di consolidamento del settore. A tal fine sono stati inseriti a piano progetti considerati opzionali lo scorso anno, incrementando del 10% il valore complessivo degli investimenti che raggiunge i 3,3 miliardi di euro”.