Fridays for future, la Cgil scende in piazza con il personale di scuola e università

25 settembre 2019 | 09:30
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Fridays for future, la Cgil scende in piazza con il personale di scuola e università

Il sindacato parteciperà alla manifestazione di venerdì: ritrovo alle 9 al Parco A. Cervi (ex Parco Tocci)

REGGIO EMILIA – Il prossimo venerdì 27 settembre alla manifestazione indetta dagli studenti di Friday For Future a Reggio Emilia in occasione del terzo Sciopero Globale per il Clima, parteciperanno anche i docenti, i ricercatori, il personale amministrativo e tutte le figure professionali del mondo della conoscenza.

La Flc Cgil ha infatti deciso di accogliere l’appello di Friday For Future, e “proclamare lo sciopero di tutti i settori della conoscenza (scuole, università, accademie ed enti di ricerca)”, invitando lavoratrici e lavoratori “a scendere in piazza per sostenere la lotta per la giustizia climatica e per rivendicare misure urgenti che concretizzino la transizione verso un modello socio-economico sostenibile ambientalmente e socialmente”.

Scrive la Cgil: “L’educazione e la formazione permanente sui temi ambientali, il rifinanziamento dell’università e della ricerca pubbliche sono la via maestra da seguire, un pilastro fondamentale del Green New Deal di cui abbiamo bisogno, ovvero una grande agenda programmatica e di investimenti che superi le formule retoriche e le trasformi in azioni concrete. Serve una sinergia di azioni globali, nazionali e locali, e tanto si potrebbe iniziare a fare anche a partire dal mondo della scuola: pensiamo solo ad esempio a criteri costruttivi in materia di edilizia scolastica che ci portino ad avere scuole belle, sicure e a emissioni zero; oppure al potenziamento di un modello di mobilità casa-lavoro-scuola sostenibile, universale e accessibile sia per gli studenti che per il personale scolastico”.

E concludono: “Per tutti questi motivi e per tanti altri saremo in piazza venerdì 27 – ritrovo alle 9 al Parco A. Cervi (ex Parco Tocci) – per percorrere insieme le vie della città e saremo parte del movimento che da ogni angolo del pianeta chiede ai governi misure urgenti per la giustizia sociale e climatica, e per affermare un diverso modello di sviluppo che renda possibile una vita equa, dignitosa e sostenibile per l’intera società”.