Ex Reggiane, Tria: “Non saranno sgomberate”

30 settembre 2019 | 18:01
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Ex Reggiane, Tria: “Non saranno sgomberate”

L’assessore alla Sicurezza: “Sarebbe solo una misura temporanea, tornerebbero lì”. Nell’area ci sono più di cento persone”

REGGIO EMILIA – Per le palazzine occupate abusivamente dell’area ex Reggiane di Reggio Emilia non e’ previsto lo sgombero. Lo annuncia – confermando la linea tenuta dall’amministrazione anche nello scorso mandato – l’assessore alla Sicurezza del Comune Nicola Tria, rispondendo in Consiglio comunale ad un’interpellanza della Lega sulla “scomoda” area cittadina.

“In perfetta sintonia con Questura e Prefettura – comunica Tria – non si intende al momento procedere allo sgombero delle Reggiane che, oltre a non essere agevole dal punto di vista operativo, produrebbe solo un effetto palliativo”. Infatti, prosegue l’assessore, “la natura strettamente impositiva di un simile atto e l’assenza di previ accordi sulla ricollocazione degli occupanti, produrrebbe un risultato temporaneo e renderebbe pressoche’ certo il loro reinsediamento quasi immediato nell’area”.

La strategia seguita, invece, “e’ quella di una tessitura delle relazioni che ha come obiettivo il graduale e duraturo svuotamento dell’area mediante percorsi individualizzati di ricollocazione delle persone che dimorano negli edifici”.

Tria, che si e’ recato sul posto per un sopralluogo, riferisce che la maggior parte degli immobili dismessi (molti dei quali ancora di proprieta’ dell’immobiliare Fantuzzi), come previsto dall’ordinanza del sindaco emanata ad aprile dell’anno scorso, sono stati sigillati con la muratura degli ingressi per evitarne l’occupazione. Ma alcune delle barriere sono state infrante e si conta di ripristinarle “il prima possibile”. L’esponente della giunta assicura pero’ che l’area, “e’ oggetto ci controllo e attenzione eccezionali da parte dei tutori dell’ordine e della polizia municipale”.

Con riferimento a quest’ultima, sono stati 30 i servizi mirati effettuati da novembre del 2018 ad oggi, che hanno portato a numerose denunce, impiegando 66 pattuglie e 131 operatori. In parallelo e’ stato avviato un progetto con la cooperativa Papa Giovanni XXIII che attraverso i suoi operatori svolge attivita’ di “orientamento e accompagnamento ai servizi e mediazione dei conflitti”. L’iniziativa ha prodotto anche un “censimento” della popolazione delle Reggiane: oltre un centinaio di persone, quasi tutte africane, molte delle quali in regola con il soggiorno ed altre in attesa di risposta alla richiesta di asilo.

“Le cause della marginalita’ – spiega Tria – sono eterogenee, in parte derivano dalla poverta’ e in parte dall’uscita dei percorsi di accoglienza”. Gli episodi di violenza che si sono spesso verificati, a giudizio dell’assessore, “derivano principalmente dalla convivenza di gruppi etnici diversi”. Insoddisfatto della risposta il consigliere Matteo Melato, esponente della Lega, che da tempo auspica lo sgombero come “soluzione ideale”.