Energia, il pieno con gli ex fanghi di depurazione si fa a Reggio Emilia

24 settembre 2019 | 16:18
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Energia, il pieno con gli ex fanghi di depurazione si fa a Reggio Emilia

Provengono dal depuratore Iren di Roncocesi. Accordo con Volkswagen: test su tre Polo per valutare prestazioni

REGGIO EMILIA – Via ai rifornimenti nel primo distributore di biometano prodotto utilizzando i fanghi del depuratore di Roncocesi, in provincia di Reggio Emilia. Il carburante alimentera’ le auto a metano della flotta di Iren che, in occasione dell’inaugurazioone del distributore, ha annunciato un accordo con Art-Er, la nuova societa’ regionale per la crescita e l’innovazione, e Volkswagen per testare nei prossimi due anni le prestazioni, su una percorrenza media di 15.000 chilometri all’anno, di tre Volkswagen ‘Polo’.

Le performance delle vetture saranno valutate dall’Enea con prove all’inizio, a meta’ e alla fine del periodo di test. Nel depuratore di Roncocesi, gestito da Ireti, viene generato biogas prodotto nella linea di trattamento del fango di depurazione: il biogas viene trasformato in biometano eliminando le componenti indesiderate e ha una percentuale di metano pari o superiore al 95%. Le caratteristiche qualitative lo rendono del tutto simile al gas naturale.

“Iren partecipa attivamente alla sperimentazione delle nuove fonti energetiche che derivano da una nuova visione, quella dell’economia circolare, che appare come una delle concrete possibilita’ per superare l’uso dei combustibili fossili. Il biometano prodotto dall’impianto di Roncocesi e’ una fonte energetica completamente rinnovabile che sostituira’ combustibili fossili ed evitera’ cosi’ l’emissione di anidride carbonica aggiuntiva nell’atmosfera”, spiega il presidente Renato Boero.

“Grazie al biometano, i veicoli che sono in fase di sperimentazione hanno un impatto ambientale quasi nullo. Iren crede fortemente in questa tecnologia che si sta dimostrando capace di soddisfare le esigenze energetiche anche nel campo della mobilita’ sostenibile”, aggiunge Boero.

Il tema della sostenibilita’ delle produzioni e dell’economia circolare “e’ al centro dell’agenda di questa giunta. Sappiamo che il futuro si giochera’ su un mix di misure che vanno dall’elettrico all’utilizzo di carburanti verdi e nel Piano Energetico Regionale il biometano e’ una delle vie verso la sostenibilita’”, sottolinea Palma Costi, assessore regionale alle Attivita’ produttive dell’Emilia-Romagna.

“L’accordo e’ un passo importante, anche perche’ sancisce la collaborazione tra soggetti diversi che dimostra come grandi obiettivi, come quelli della sostenibilita’, si raggiungono condividendo capacita’, competenze e risorse”, riconosce Costi.

L’apertura del distributore di biometano a Roncocesi, spiega Marina Silverii, direttore di Art-Er, “fa parte di un ciclo di eventi per la chiusura del progetto Biomether che, nato nel 2013 con il finanziamento comunitario Life e della Regione, ha avuto la finalita’ di dimostrare che la produzione di biometano e’ sostenibile e replicabile. Lo sviluppo di questo progetto in Emilia-Romagna, prima regione in Italia per l’utilizzo di gas naturale per l’alimentazione dei veicoli e seconda per la produzione di biogas (16%), dopo la Lombardia (33%), conferma la forte attenzione ai temi della sostenibilita’”.