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Trattativa M5s-Dem, si lavora ad un documento: alt Pd a Di Maio vicepremier

27 agosto 2019 | 18:11
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Trattativa M5s-Dem, si lavora ad un documento: alt Pd a Di Maio vicepremier

Alle 16 si è riunita la cabina di regia dei dem, che attendono risposte dai cinquestelle. Il tweet di Trump: “Spero che Conte resti premier”

REGGIO EMILIA – Si riapre il dialogo tra i 5Stelle e i Dem, mentre con il colloquio tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i presidenti delle Camere, Elisabetta Alberti Casellati, e Roberto Fico, parte al Quirinale il secondo giro di consultazioni per la formazione di un nuovo governo dopo le dimissioni del premier, Giuseppe Conte.

I mercati vedono l’accordo giallorosso per la formazione del nuovo governo: lo spread tra il Btp e il Bund scende a 182 punti base, segnando i minimi da un mese. Il tasso sul decennale del Tesoro scende all’1,13%, il livello più basso da settembre 2016.

Segnali di distensione, dunque, tra il Pd e M5s. “In presenza del Presidente Conte, non è mai stata avanzata la richiesta del Viminale per Luigi Di Maio, né dal Movimento 5 Stelle né da Di Maio stesso”: rilevano fonti di Palazzo Chigi.

La precisazione che Luigi Di Maio non ha mai chiesto il Viminale “mi sembra un segnale positivo” dice Andrea Marcucci. “Passi in avanti? Direi di sì”, ha risposto ai cronisti arrivando al Nazareno per la cabina di regia del Pd. La trattativa è ripartita? “Sono più ottimista”, ha detto ancora Marcucci.

Apprezzamento per la parole di Marcucci dal M5s: “Bene la chiarezza fatta dalla presidenza del Consiglio circa le false indiscrezioni trapelate nelle ultime ore. Al contempo, accogliamo positivamente le parole di apertura di alcuni autorevoli esponenti del Partito Democratico sul ruolo del presidente Giuseppe Conte. Sì a un dialogo sul programma e sui temi. Il M5S vuole innanzitutto parlare di soluzioni per il Paese, in una fase che consideriamo delicatissima a seguito dell’apertura di una crisi che ci vede estranei a ogni responsabilità”.

Intanto è cominciata la cabina di regia al Pd con il segretario Zingaretti, il presidente del partito Paolo Gentiloni, i due vicesegretari Andrea Orlando e Paola De Micheli, i capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio e le due vicepresidenti dell’assemblea Debora Serracchiani e Anna Ascani. Rinviata a domattina alle 10, invece, la direzione del Pd sugli sviluppi della crisi di governo, che avrebbe dovuto tenersi oggi alle 18.

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L’endorsement di Trump
Donald Trump loda su Twitter “l’altamente rispettato primo ministro della repubblica italiana, Giuseppe Conte”. “Ha rappresentato l’Italia in modo energico al G7. Ama il suo Paese grandemente e lavora bene con gli Usa. Un uomo molto talentuoso che spero resti primo ministro!”, scrive, lanciando di fatto un endorsement ad un bis di Conte, pur sbagliandone il nome.

Trump ha poi corretto su Twitter il nome del premier italiano, che in passato aveva già chiamato Giuseppi. L’ultima gaffe del tycoon su Twitter risale a pochi giorni fa, quando nell’esprimere il suo entusiasmo dopo il pranzo con il presidente francese al G7, il presidente Usa ha citato un account parodistico del capo dell’Eliseo, sbagliandone il nome: EmanuelMacrone.