Inchiesta Affidi, revocati gli arresti domiciliari alla Veltri: è in pensione

10 agosto 2019 | 17:42
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Inchiesta Affidi, revocati gli arresti domiciliari alla Veltri: è in pensione
Inchiesta Affidi, revocati gli arresti domiciliari alla Veltri: è in pensione
Inchiesta Affidi, revocati gli arresti domiciliari alla Veltri: è in pensione

Da lunedì i sindaci dei Comuni della Val d’Enza riceveranno i cittadini invece che nei municipi nella sede dell’Unione per “dimostrare ancora più vicinanza al personale e presidiare in modo costante la sede dell’ente”

BIBBIANO (Reggio Emilia) – E’ andata in pensione e, non potendo più accedere agli uffici dei Servizi sociali dell’Unione Comuni della Val d’Enza, a Barco di Bibbiano, può ritornare libera. Per questo motivo il giudice delle indagini preliminari Giovanni Ghini ha revocato gli arresti domiciliari a Maria Pia (Marietta) Veltri. E’ stata coordinatrice dei Servizi famiglia ed infanzia fino allo scoppio del “caso affidi” a fine giugno, poi il 7 luglio è subentrata la pensione oltre 38 anni di lavoro. Residente a Quattro Castella, era in custodia cautelare nel suo paese d’origine, Amantea in provincia di Cosenza, presso la casa dell’anziana madre ammalata. Veltri è difesa dall’avvocato Federico De Belvis, e ha preso le distanze dagli ex colleghi.
La ex funzionaria, al contrario degli psicoterapeuti e di suoi colleghi, non avrebbe avuto a che fare direttamente con gli undici bambini al centro dell’indagine “Angeli e Demoni”. E infatti  è indagata per  tre ipotesi di reato: falso ideologico e frode in processo (per aver firmato documenti e relazioni scritte direttamente da altri assistenti sociali, ed indirizzate ad esempio al Tribunale dei Minori per chiedere l’affido dei bambini) e depistaggio (per le false dichiarazioni che avrebbe rilasciato alla polizia giudiziaria sviando in qualche modo le indagini quando andarono a cercare i regali e le lettere dei familiari non consegnati ai bambini dati in affido).
La Veltri però era insieme a Francesco Monopoli ha più stretta collaboratrice della  principale indagata, Federica Anghinolfi. La donna – dopo aver fatto “scena muta” durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Ramponi – ha poi deciso poi di collaborare con il pm Valentina Salvi e ha nella sostanza confermato la ricostruzione delle vicende effettuata dalla Procura.

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Intanto i sindaci dei Comuni della Val d’Enza per “dimostrare ancora più vicinanza al personale  e presidiare in modo costante la sede dell’ente”, riceveranno i cittadini (su appuntamento) non nei rispettivi municipi ma negli uffici di Barco di Bibbiano, alternandosi un giorno alla settimana. Lo hanno deciso “alla luce delle continue minacce e del clima di tensione che stanno vivendo gli operatori  per nulla coinvolti nelle indagini”. Lunedì 12 agosto uno dei sindaci sarà sempre presente.

Il lunedì riceverà il sindaco di Gattatico Luca Ronzoni, il martedì Luca Bolondi di Canossa, il mercoledì Fausto Torelli di Montecchio Emilia, il giovedì Giuseppe Artioli di Campegine, il venerdì Franco Palù di San Polo, il sabato Francesca Bedogni di Cavriago.