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Correggio, mamme ladre svuotano il supepermercato: denunciate

16 agosto 2019 | 10:54
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Correggio, mamme ladre svuotano il supepermercato: denunciate

Quattro donne sono state fermate a Correggio dai carabinieri con refurtiva e figlioletti al seguito durante i furti

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Da mamme a ladre organizzate, con tanto di figlioletti al seguito e scontrini per eludere i controlli dei carabinieri. A Correggio quattro donne italiane, tra i 21 e i 46 anni, sono state denunciate dai carabinieri con l’accusa di concorso in furto aggravato. Al momento del controllo, eseguito dopo che erano state all’interno di un supermercato di Correggio, sono state trovate in compagnia dei loro figlioletti con i quali avevano compiuto i raid furtivi.

Le quattro sono state sorprese dai militari durante un controllo eseguito nel parcheggio del supermercato. Fermate all’interno dell’auto con generi alimentari, prodotti di bellezza e per la casa, sottratti dagli scaffali del supermercato, hanno detto ai militari che stavano tornando a casa dopo aver fatto la spesa e hanno mostrato uno scontrino fiscale che, per loro sfortuna, è stato analizzato dai carabinieri.

I beni indicati nel documento fiscale esibito non corrispondevano a quelli in possesso delle quattro donne circostanza questa che, terminate le procedure di identificazione, ha indotto i militari correggesi ad approfondire gli accertamenti all’interno del supermercato.

L’esame dei filmati delle telecamere della videosorveglianza interna del negozio, ha chiarito ogni dubbio, Le donne sono state immortalate mentre rubavano la merce sugli scaffali: i carabinieri hanno trovato le scatole dei beni trafugati vuote e lasciate esposte per evitare che si azionasse il dispositivo antitaccheggio.La refurtiva recuperata dai carabinieri è stata restituita al supermercato. Le quattro donne sono state denunciate per concorso in furto aggravato. Sulle casalinghe sono in corso approfondimenti dei carabinieri che, attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza dei supermercati della bassa reggiana, vogliono verificare la loro eventuale responsabilità in analoghi colpi.