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Univeristà, operai in attività nel cantiere dell’ex seminario

12 luglio 2019 | 12:01
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Univeristà,  operai in attività nel cantiere dell’ex seminario

Sono entrati nel vivo i lavori che trasformeranno l’ex seminario vescovile nel terzo Polo Universitario di Reggio

REGGIO EMILIA – Operai in attività, gru in funzione e camion in circolazione. Dopo una prima fase di cantierizzazione, sono entrati nel vivo i lavori che trasformeranno l’ex seminario vescovile nel terzo Polo Universitario di Reggio.
Il programma prevede che i mesi di luglio e agosto vengano dedicati alle demolizioni, allo smantellamento degli impianti esistenti e alla realizzazione del nuovo parcheggio. Da settembre si comincerà invece a ricostruire. Una volta terminate le opere del lotto A, l’impresa conferirà il lavoro a fine luglio 2020. Successivamente, l’Università allestirà i locali con gli arredi per essere pronta all’inaugurazione prevista in autunno.
Il terzo Polo Universitario di Reggio Emilia, dove troveranno ospitalità circa duemila persone, tra studenti e personale, coinvolge una serie di professionisti reggiani, a cominciare dalla progettazione architettonica degli ingegneri Alberto e Giovanni Manfredini. La progettazione e DL opere strutturali è gestita dall’ingegner Piero Gasparini per lo Studio Gasparini Associati. Delle opere strutturali in carpenteria metallica si occupa l’ingegner Pietro Corradini. Gli impianti meccanici sono affidati al geometra Giuseppe Nizzoli dello Studio Termotecnici Associati.
Ancora, gli impianti elettrici sono materia del perito industriale Enrico Catti della Penta Engineering e la prevenzione incendi dell’architetto Mauro Iotti. La consulenza aspetti acustici è gestita dall’ingegner Emanuele Morlini, mentre di CSP, CSE e responsabilità lavori si occupa l’architetto Andrea Bonori della SIL engineering.
L’architetto Giovanni Olivi gestisce la direzione lavori generale. Responsabile contabile è il geometra Sergio Cerroni. Le imprese esecutrici, rispettivamente, di opere edili, impianti meccanici e impianti elettrici, sono la Coop. Edile Artigiana S.C (Parma), Torreggiani e C. (Reggio Emilia) e Automazioni Bigliardi (Poviglio).
È di pochi giorni fa la notizia che l’Università di Modena e Reggio occupa la quinta posizione tra i migliori Atenei italiani tra i 20mila e i 40mila iscritti. Punti di forza di Unimore sono risultati l’occupabilità e la didattica. Il punto debole, invece, è rappresentato dalle strutture disponibili. La nuova sede in Viale Timavo diventa così la giusta risposta per migliorare e risolvere una carenza di spazi che il forte numero di iscritti ha determinato in questi ultimi anni. Il progetto viene realizzato grazie alla generosità della comunità reggiana attraverso il Comitato Reggio Città Universitaria.
E nel frattempo prosegue la campagna di fundraising con l’obiettivo di raggiungere presto i 12milioni e 200mila euro necessari per la realizzazione di tutti i lotti.
Le adesioni ad oggi vedono Comune di Reggio, Provincia, Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio, Fondazione Manodori, CNA, LAPAM, Diocesi, Confcooperative, Padana Tubi, Smeg, Iren, Maxima, Immergas, Argo Tractors, Ognibene Powers, Faber-com, Bertazzoni La Germania, RCF Group, Nexion, Spal Automotive, Comer Industries, BPER, Profil Tubi, Confedilizia Reggio, Ordine dei geometri, Ordine degli avvocati.
Anche gli avvocati reggiani – la prima delle 10 “categorie” invitate a sostenere il progetto – stanno dando la loro adesione. Ad oggi UniMoRe 2020 può contare sul sostegno  degli avvocati Celestina Tinelli, Giulio Morandi, Andrea Tedeschi, Tiziana Catellani, Giorgio Notari, Cristian Immovilli, Filvia Coli, Franco Mazza, Francesca Mazza, Corrado Spaggiari, Cristina Cataliotti, Paolo Nello Gramoli, Giovanni Tarquini, Tiziana Ficarelli, Ferdinando Manenti, Alessandro Ferraresi, Francesca Salami e Paola Mescoli.
In settembre verranno invitate altre 9 “categorie”: ingegneri, architetti, commercialisti, notai, medici, docenti, politici, sacerdoti, benefattori privati. Obiettivo del Comitato è raccogliere l’adesione di 30 persone per ogni categoria, che si impegnino a devolvere al progetto UniMoRe 2020 mille euro l’anno per tre anni.
L’elenco di tutti i sostenitori sarà visibile sulla recinzione di Viale Timavo e nel sito web del Comitato (www.reggiocittauniversitaria.it).