Rexnord di Correggio, mancato accordo sui 15 licenziamenti

23 luglio 2019 | 11:42
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Rexnord di Correggio, mancato accordo sui 15 licenziamenti

La Cgil: “E’ un atto gravissimo e inaccettabile”. Proseguono le iniziative di lotta

CORREGGIO (Reggio Emilia) – “Nessuna soluzione condivisa” con il sindacato e la Rsu aziendale su 15 dipendenti dello stabilimento di Correggio della multinazionale americana del settore gomma plastica RexNord Flattop Europe, ritenuti in esubero.

“Abbiamo sottoscritto un verbale di mancato accordo – spiegano RSU e Filctem – poiché l’azienda ha dimostrato in tutta la fase della trattativa una forte rigidità non rendendosi disponibile ad individuare soluzioni alternative ai licenziamenti, quali l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, la riqualificazione del personale, la ricollocazione in altre mansioni e trasformazioni a tempo parziale. Tutte soluzioni da noi proposte più volte al tavolo della trattativa. L’azienda non ha voluto condividere con la RSU e il sindacato nemmeno il criterio di scelta della volontarietà incentivata e durante l’esame congiunto non è stato fornito nessun progetto organico di riassetto organizzativo e tanto meno un piano industriale sulle prospettive e sul futuro dello stabilimento di Correggio”.

“L’ idea che la fase di esame congiunto – ribadisce il sindacato – sia un mero passaggio burocratico, una perdita di tempo, per ricondurre il tutto a proposte economiche tese esclusivamente ad accompagnare e ratificare licenziamenti decisi da un mese all’altro dall’azienda, è un’ idea che continueremo a contrastare con tutte le iniziative possibili ed in tutte le sedi giudiziali ed extragiudiziali. Siamo di fronte ad una vera e propria mercificazione del lavoro e dei lavoratori, gli stessi che hanno contribuito e continuano a contribuire agli ottimi risultati d’ impresa”.

“Crediamo che la professionalità acquisita dai lavoratori della Rexnord in tanti anni di esperienza sia il vero valore aggiunto per dare continuità allo stabilimento, non un problema da monetizzare con poco più di 15 mensilità lorde”.

Nell’assemblea sindacale, svolta nella giornata di ieri, i lavoratori hanno deciso di proseguire con le iniziative di lotta per evitare che l’azienda provveda a licenziamenti unilaterali.