“Io, disabile, penalizzato da riduzione bus estivi nella città senza barriere”

1 luglio 2019 | 09:18
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“Io, disabile, penalizzato da riduzione bus estivi nella città senza barriere”

Il signor Francesco Marchi: “Abito a Buco del Signore e lavoro a San Maurizio: faccio 4 viaggi al giorno con orari variabili e, se in inverno il tempo di percorrenza è di circa 30 minuti, in estate i tempi si raddoppiano”

REGGIO EMILIABuongiorno, vorrei parlarvi di un problema che a Reggio conoscono in pochi, ma che è importante: l’eccessiva riduzione dei bus in estate. Io abito a Buco del Signore e lavoro a San Maurizio: faccio 4 viaggi al giorno con orari variabili e, se in inverno il tempo di percorrenza è di circa 30 minuti, in estate i tempi si raddoppiano, con punte anche di 68′ quando esco alle 11,30.

Sono disabile e non posso guidare l’auto. Ho provato una volta a farla a piedi, ma sono quasi collassato sotto il sole e la prospettiva è di dover fare questa vita almeno 2 volte al giorno, per 6 giorni, fino al 16 settembre, poichè, a causa della cattiva programmazione del servizio, queste tempistiche sono la norma. Abbiamo 2 linee che vanno a Buco del Signore e passano praticamente insieme: poi non c’è più niente per 30′, nonostante facciano quasi lo stesso percorso per un lungo tratto.

Sento sempre dire di non uscire durante le ore più calde, ma io sono costretto ad attese di oltre 25′ su un marciapiede rovente. È giusto questo? Poi sento parlare di città senza barriere e città delle persone, ma i fatti sono ben diversi. Se volete verificare, guardate gli orari dei bus da via Curie a via Settembrini: aggiungete qualche minuto di anticipo alla fermata, qualche minuto di ritardo dei mezzi e qualche minuto dalla fermata a casa, vedrete che in molti casi i tempi saranno attorno ai 60′ +/-10′. Orari 11:30, 19 e 19:30.

La situazione peggiore è a Canali dove il bus è ridotto da ogni 15′ ad ogni 40′. Non si capisce il motivo di riduzioni tanto drastiche che non si vedono ad esempio a Modena o Parma e che penalizzano tanto i cittadini, soprattutto le fasce più deboli. A Reggio, purtroppo, vi è questa convinzione retrograda e superata che i bus siano solo per gli studenti e questi hanno anche abbonamenti agevolati, mentre i lavoratori adulti pagano per 12 mesi e si vedono tagliare il servizio per 8 di questi.

Francesco Marchi