Bisport, in Emilia è boom di campi da Paddle tennis

30 luglio 2019 | 15:04
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Bisport, in Emilia è boom di campi da Paddle tennis

A segnalarlo è la nota azienda che installa e costruisce attrezzature sportive. La titolare Serena Manzini: “Si tratta di una disciplina che attira atleti di tutte le età, abbiamo tantissime richieste sia dal pubblico che dal privato”

REGGIO EMILIA – Dalla provincia di Parma a quella di Bologna, passando per il reggiano ed il modenese. Tutti pazzi per il Paddle tennis, una disciplina che permette di combattere lo stress quotidiano grazie a regole e approccio certamente molto diverso dal tennis tradizionale.

Dice Serena Manzini, titolare di Bisport: “Si tratta di una disciplina che piace sia ai giovani che ai meno giovani, è uno sport molto dinamico e il numero di atleti che lo praticano è in forte crescita. A richiederci degli studi personalizzati e dei preventivi sono in tantissimi, è una vera mania. A richiedere dei campi da Paddle Tennis sono sia i privati che gli enti pubblici. In questi giorni ne stiamo installando uno di ultima generazione all’interno della bocciofila di Formigine, altri invece stanno pensando di reinventare capannoni in disuso installando al loro interno campi per la pratica del Paddle Tennis”.

Fare attività sportiva è meraviglioso, ma conoscere di cosa stiamo parlando è ancora più affascinante. Proprio per questo siamo ricorsi al web per scoprire la radice e le regole di questo sport così dirompente all’interno di club privati e polisportive di paese.

Paddle Tennis, cenni storici e regole
Il Paddle tennis è uno sport praticato tramite una racchetta e una palla. Sport nato in Argentina, si sviluppa in modo simile al tennis, con le stesse regole tuttavia non esiste il “fuori campo” si è costituita la regola che prevede l’impossibilità di giocare direttamente sulle sponde; infatti il campo 20 m x 10 m è circondato da vetri e griglie con cui si può interagire.

Questo gioco fu ideato nel 1898 dallo statunitense Frank Beal che lo chiamò così poiché si pratica con una racchetta a piatto solido che si chiama paddle racquet in lingua inglese. Attualmente il paddle tennis è la varietà di gioco sferistico più praticata in diverse nazioni: in Argentina nel 1993 c’erano 35.000 campi sui quali giocavano 4.500.000 giocatori; argentini sono pure gli atleti professionisti campioni mondiali.

Martinez Mercedes, campionessa torneo femminile spagnolo, ha contribuito alla diffusione di questo sport tra le donne.

I primi campi in Italia sono stati costruiti a Bologna nel ’91, tuttavia la sua diffusione nel resto della nazione fu molto discontinua e non ebbe sviluppo in quegli anni. Da qualche anno però vi è stata una grande ripresa specie nella città di Roma, data la sua similitudine con il tennis da sempre popolarissimo nella capitale, dove negli ultimi anni sono stati montati quasi cento campi: questo sta spingendo la diffusione pure in altre parti d’Italia. Nel 2016 anche a Taranto viene installato il primo impianto di paddle a Lama: una località, quella tarantina, che ha sempre fatto del tennis uno sport di primo interesse, come insegnano le tenniste pugliesi (in particolare Flavia Pennetta e Roberta Vinci).

Per ulteriori informazioni: www.bisport.eu