Parcheggi Mediopadana, ribasso d’asta eccessivo: bando sospeso

6 giugno 2019 | 09:01
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Parcheggi Mediopadana, ribasso d’asta eccessivo: bando sospeso

La Paeco di Matera ha vinto con una riduzione del prezzo base del 35%, contro il 9,2 di Cfc e il 5,6 di Sicrea che avevano un’offerta tecnica con un punteggio più alto. Il presidente di commissione: “Situazione anomala, bisogna valutare la congruità di ogni proposta”

REGGIO EMILIA – Un ribasso su base d’asta eccessivo sta bloccando temporaneamente l’aggiudicazione della gara per il parcheggio della stazione Mediopadana i cui lavori dovevano iniziare in luglio. Lo ha scritto il quotidiano on line ReggioReport. Nella graduatoria provvisoria è arrivata prima la srl Paeco di Garaguso, in provincia di Matera, ma con un ribasso del 35,053%. Una diminuzione tale da essere soggetta a una revisione secondo la normativa sugli appalti.

La Paeco ora dovrà documentare e giustificare quel ribasso che è decisamente superiore a quello delle altre offerte presentate: la seconda classificata, che è la cooperativa Cfc (Consorzio fra costruttori) con sede a Reggio in via Pansa, 55/I, con un ribasso d’asta del 9,216% e la terza classificata, l’Ati formata da Sicrea Group come mandataria (la società in cui sono confluiti i cantieri delle cooperative fallite, come Muratori Reggiolo, Orion e la modenese Cdc), con un ribasso d’asta del 5,650%.

Da sottolineare che sia Cfc che Sicrea hanno ottenuto un punteggio tecnico superiore a quella della vincitrice. Quindi è stato determinante, per l’aggiudicazione, il ribasso d’asta.

Il presidente della commissione aggiudicatrice, come si legge nella notificazione firmata dal funzionario responsabile dell’ufficio appalti e contratti del Comune di Reggio, ritiene anomala l’offerta e di conseguenza ha deciso di applicare la facoltà prevista dalla legge “di valutare la congruità di ogni offerta che, in base a elementi specifici, appaia anormalmente bassa”.

La gara era stata indetta dal Comune con la formula dell’offerta economicamente più vantaggiosa per un importo complessivo, Iva esclusa, di quasi tre milioni (2.915.439,49 euro), compresi 69mila euro di oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. La Paeco, nel dettaglio, ha fatto l’offerta economica più vantaggiosa con un punteggio totale di 68 centesimi, di cui 43 su 75 per l’offerta tecnica, 5 per l’anticipo di tempo di 30 giorni sui 270 previsti e 20 punti su 20 per l’offerta economica con il ribasso del 35% e un costo della manodopera di 689mila euro.

La Cfc, seconda classificata, ha ottenuto un totale di 52,520 punti su 100. Per l’offerta tecnica ha superato la vincitrice, ma il suo ribasso d’asta s’è fermato al 9,216%. Al terzo posto troviamo l’associazione temporanea di imprese guidata dalla società Sicrea Group, con un punteggio tecnico superiore a quella della vincitrice Paeco (49,540 su 75) ma ha offerto un ribasso d’asta di solo il 5,650%.

Seguono il consorzio cooperativo Cme di Modena, Preve costruzioni di Roccavione (Cuneo) e, sesta, l’Ati Pro Service costruzioni srl di Modena con Nonsoloverde e Bettati Engineering di Reggio.